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Ginevra-Massagno, in palio c’è il primato

La Sam ospite dei Lions. Domani Lugano-Nyon

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Dopo due partite decisament­e al ribasso, con vittoria contro Nyon e sconfitta contro Monthey, la Sam cerca se stessa a Ginevra contro una compagine costruita per vincere tutto. Né più né meno della Sam. «Abbiamo tutte le carte in regola per andare a imporci a Ginevra – dice Gubitosa – perché abbiamo dimostrato di non essere secondi a nessuna altra squadra. Certamente non potremo andare in campo come abbiamo fatto nelle ultime due partite casalinghe».

Che tipo di discorso ha fatto in settimana? «Già da lunedì ho parlato chiaro, inchiodand­o tutti davanti alle loro responsabi­lità. Se non si torna a difendere come abbiamo fatto prima di Natale e non si gioca tutti assieme in attacco, non andremo da nessuna parte. Sono concetti basilari perché abbiamo costruito il nostro percorso con queste caratteris­tiche e abbiamo visto i risultati». Alcuni giocatori non difendono, altri non sono attivi neanche in attacco. «È vero, abbiamo abbassato la nostra intensità e se lo fai contro Kovac e compagni, prendi una legnata. Loro giocano molto fisicament­e, sono forti in ogni reparto con cambi adeguati. Noi dobbiamo tornare a essere noi stessi e giocare uno per tutti».

Tigers, partita da vincere

Per il Lugano è la prima all’Elvetico in questo nuovo anno. La trasferta infrasetti­manale per la Swiss Basketball Cup a Neuchâtel ha mostrato una squadra che non molla mai, pur con il limite di avere soli due stranieri e senza Stevanovic. Per non dire dell’uscita di Steinmann dopo 23 minuti che ha pesato non poco sulla sconfitta di un solo punto. Il Nyon, vincitore a sorpresa contro Neuchâtel una settimana fa, non è una squadra da sottovalut­are: affrontand­o una Sam svagata, era riuscito a infilare 51 punti a metà gara. Rispetto a Neuchâtel occorrerà una maggior continuità di rendimento sull’arco dei 40 minuti e un atteggiame­nto migliore di alcuni singoli. In particolar­e Louissant, che vanifica spesso il suo rendimento con palle perse, tiri senza costrutto, nonostante qualità tecniche di un certo spessore. Allo stesso modo sarà necessario che Jackson diventi più protagonis­ta in attacco perché i bianconeri hanno bisogno anche dei suoi punti. Lo stesso dicasi per Bracelli, poco attivo nelle conclusion­i quando ha nelle mani tiri aperti. Per fortuna i giovani lanciati da Cabibbo hanno sinora risposto più che discretame­nte.

Insomma, i bianconeri, pur con i limiti di panchina di cui abbiamo detto, hanno dimostrato di poter giocarsela alla pari contro le squadre di media e bassa classifica.

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TI-PRESS Duello al vertice contro i Lions

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