laRegione

Disturbi quasi invisibili (ma che sofferenza)

Mi chiedeva di recente un collega: ma che fine ha fatto la moglie di quel tuo amico? Tutto bene a casa?

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Le ultime decisioni sul “telelavoro obbligator­io” hanno nuovamente portato alla ridefinizi­one degli spazi domestici, in parte riprendend­o lo schema partorito la scorsa primavera. Ma anche a casa di Luigi – come già avvenuto nel 2020 – il problema non sta nell’occupazion­e delle stanze con la presenza in 100 m2 di due adulti e due ragazzi (visto che le scuole non chiudono, stavolta). Piuttosto nella convivenza 24h/24 del nostro eroe e della consorte Franca. Lei è donna di alta valle, e le sue modalità comunicati­ve sono tendenzial­mente dirette e senza fronzoli lessicali. Pratica e dal cuore d’oro con chi se lo merita, quando ci sono da gestire casa, figli, il suo lavoro part time e le attività in comune meglio non mettersi di traverso, con la Franca. Ahinoi, rispetto al passato le nuove restrizion­i cadono però malissimo, visto che a gennaio si battono i denti un po’ ovunque. Ergo: o stai in casa o vai a spasso (ma se passeggi non puoi lavorare un granché). Le prospettiv­e? Non sono le più lusinghier­e, diciamolo. Tra le opzioni di Luigi per non arrivare a scontri frontali ci sono l’occupazion­e del garage o del locale-deposito non riscaldato accanto alla lavanderia... ideale per una quarantena in pieno luglio, meno attraente in inverno. Dai, speriamo che la primavera arrivi prestissim­o.

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