Arti liberali per immaginare un nuovo futuro
Scienza, Cultura e Comunicazione contro i tempi difficili
Ideato da Carmelo Rifici nell’ambito del programma LAC edu, Arti liberali è un vero e proprio format che coniuga la forma teatrale ad un’azione divulgativa e che intende riscoprire l’importanza della libertà creativa e di pensiero dell’essere umano. Alcuni dei grandi protagonisti della scena scientifica, artistica e filosofica daranno vita ad un “cortocircuito” virtuoso capace di esprimere nuove idee. Un’occasione per riflettere sulle possibilità della scienza, sul ruolo della cultura, delle comunicazioni e della comunità e che ci invita ad interrogarci sulle nostre responsabilità in questi momenti difficili che stiamo vivendo. Ma soprattutto un modo per capire il presente e per immaginare un nuovo futuro. Il progetto si declina in tre conversazioni e si avvale di una scenografia creata ad hoc allestita in Sala Teatro.
Nella prima serata Fabiola Gianotti, Direttrice del CERN di Ginevra, e lo scrittore Premio Strega Paolo Giordano dialogano sull’importanza di mantenere vivo lo scambio tra arte e scienza.
Nella seconda Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, insieme a David Quammen, scrittore e divulgatore scientifico noto globalmente grazie a Spillover, il libro con cui già nel 2012 aveva descritto la pandemia che stiamo vivendo, riflettono sul rapporto della specie umana con la natura.
E infine, nella terza e ultima serata, il britannico Nicholas Ridout, docente di Letteratura e Teatro Sperimentale, con Romeo Castellucci, autore e regista teatrale già vincitore di un Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia e Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica francese, indagano il potere della parola, capace di comunicare il mondo tanto quanto di deformarlo. Tre preziose serate di approfondimento, stimolanti, vivaci e curiose condotte da Sandra Sain, Produttrice Responsabile di Rete Due, prodotte da Consuelo Marcoli con la regia di Roberta Pedrini.