Migros non compensa più il lavoro ridotto
Zurigo – Migliaia di dipendenti del gruppo Migros toccati dal lavoro ridotto a causa della pandemia vedranno calare nettamente i soldi in busta paga nelle prossime settimane: contrariamente a quanto fatto nella prima ondata il gigante arancione ha deciso di non versare più a titolo volontario il 20% del salario non corrisposto dalla cassa disoccupazione, che paga l’80%. “È vero che Migros ha adeguato l’indennità per lavoro ridotto alla copertura prevista dalla legge a partire dal gennaio 2021”, afferma il portavoce Marcel Schlatter al ‘SonntagsBlick’. Stando al domenicale la misura riguarderà i collaboratori delle 330 strutture per il fitness e il tempo libero in Svizzera che appartengono al conglomerato Migros, i 1’600 dipendenti della Scuola Club Migros e i 2’600 dipendenti dell’azienda di viaggi Hotelplan. Rischiano lo stesso destino anche il personale della ristorazione Migros e i negozi specializzati chiusi per ordine ufficiale. Tra questi vi sono circa 300 ristoranti e take-away, oltre a un servizio di catering, la catena di elettronica Melectronics, il negozio di mobili Micasa e il negozio di articoli sportivi SportXX.
Eppure il 2020 è stato un anno finanziariamente di successo per Migros. Le perdite dei negozi specializzati, nel comparto gastronomia, di Hotelplan e nel settore del fitness sono state più che compensate dal boom delle vendite nei supermercati e nel commercio online.
Per il sindacato Unia l’atteggiamento di Migros, che sta approfittando della crisi pandemica, è “irresponsabile e indecente”. Per Unia c’è una “contraddizione incomprensibile”: da un lato il Ceo di Migros Fabrice Zumbrunnen si dice contento sui media dei buoni risultati aziendali, dall’altro riduce il salario dei suoi collaboratori che lavorano in regime di disoccupazione parziale a causa del Covid-19. Le conseguenze sul personale sono gravi, afferma l’organizzazione.
Una madre single con un lavoro al 60% come commessa della Migros si dice preoccupata: “Non so come farò a sbarcare il lunario con il 20% di stipendio in meno: ho raggiunto da tempo il limite di quello che posso fare”, afferma l’impiegata, citata nella nota.