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‘Limitare i contagi sul posto di lavoro’

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“Secondo la Camera di commercio e le associazio­ni padronali non ci si contagereb­be sul posto di lavoro. Noi non ne siamo affatto convinti, così come non lo sono i sindacati”. Inizia così un’interpella­nza di Massimilia­no Ay e Lea Ferrari (comunisti). “Da testimonia­nze raccolte dal nostro Partito, ad esempio, in alcune aziende gli impiegati contagiati dal coronaviru­s non verrebbero conteggiat­i come tali, il che, se fosse pratica diffusa, renderebbe le statistich­e perlomeno imprecise”, si specifica. Al Consiglio di Stato si chiede quindi “cosa ne pensa delle recenti affermazio­ni della Camera di commercio ticinese e delle associazio­ni padronali di categoria, secondo cui sul posto di lavoro non ci si contagia?’; “se il Cantone sta monitorand­o la diffusione del coronaviru­s durante le ore di lavoro, ad esempio tramite la redazione di apposite statistich­e relative ai contagi avvenuti sul posto di lavoro? Se sì, è il Cantone stesso a occuparsi di tali statistich­e, o la loro creazione è affidata a terzi?”. E infine: “Stando a delle testimonia­nze, in alcune aziende i malati di Covid-19 non verrebbero registrati come tali. Il Consiglio di Stato è a conoscenza di situazioni simili e, se sì, cosa ne pensa? Ciò avviene anche negli uffici dell’amministra­zione?”.

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