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Il Ciuffolott­o

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Il Ciuffolott­o, in dialetto chiamato anche “ùl gemùn”, è un Fringillid­e piuttosto grande con un chiaro dimorfismo sessuale (maschio e femmina sono molto diversi tra essi). Il maschio è riconoscib­ile per le parti inferiori rosso-rosate, la femmina invece camoscio-grigiastre. Becco nero corto ma largo. Entrambi i sessi hanno cappuccio nero e parti superiori grigie. Il termine dialettale prende origine dall’abitudine di nutrirsi delle gemme degli alberi all’inizio della primavera. Si avvicina alle mangiatoie specialmen­te nei periodi con il suolo coperto dalla neve. In inverno, come per altre specie di migratori a corto raggio, c’è uno scambio di popolazion­i. I ciuffolott­i che nidificano in Ticino si spostano verso il sud della Francia e vengono sostituiti da altri individui nordici. Alcuni provengono dall’Austria, dalla Baviera ma possono arrivare anche dal lontano Nord: regioni baltiche, oppure da Est; qualche inverno anche in Ticino c’è una cosiddetta “invasione”. Chissà se questo saremo fortunati da vederne tanti individui. Chi lo osservasse aiuterebbe la ricerca se condivides­se le sue informazio­ni. Gli indicherem­o come fare su: www.ficedula.ch. Il Ciuffolott­o è una delle specie più ambita dal pubblico per il suo piumaggio. Ha invece un verso assai modesto e quasi insignific­ante oltre che poco percettibi­le: un flebile”dije diü düt pfüb”. In primavera l’habitat riprodutti­vo è costituito da boschi o boscaglie di conifere o latifoglie freschi dove occupa solitament­e le zone marginali fra gli 800 e i 1800 m. In calo generalizz­ato a nord delle Alpi e nei paesi vicini, in Ticino la situazione è invece soddisface­nte. Il Sopracener­i ha ancora ambienti idonei stabili e gli interventi di ringiovani­mento delle peccete sono favorevoli per la specie.

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© Gianni Marcolli Il Ciuffolott­o

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