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Medie, ‘si valutano delle alternativ­e’

Il Cantone conferma quanto emerso durante l’ultima seduta di Consiglio comunale

- Di Fabio Barenco

Per il nuovo complesso scolastico previsto a Castione i tempi si stanno allungando inesorabil­mente. I due ricorsi riguardant­i il progetto originario (‘Se ci fosse la luna si potrebbe cantare’) sono infatti ancora pendenti e finché non saranno evasi dal Consiglio di Stato «resterà tutto fermo», dice alla ‘Regione’ il sindaco di Arbedo-Castione Luigi Decarli. Tutto fermo, ma con qualcosa che si muove: ossia scenari alternativ­i in fase di approfondi­mento. Da noi contattata, la Sezione cantonale della logistica – che gestisce questo dossier includendo l’ampliament­o sia della Scuola media sia della Scuola dell’infanzia comunale – conferma infatti, ma senza aggiungere dettagli, quanto era emerso lo scorso dicembre durante l’ultima seduta di Consiglio comunale: “Attendiamo che i ricorsi contro la modifica di Piano regolatore e il credito di progettazi­one votato dal Consiglio comunale siano evasi. Nel frattempo, com’è normale che sia, si stanno verificand­o eventuali ipotesi alternativ­e, che potrebbero essere utili nel caso in cui i ricorsi venissero accettati”.

Fra Bellinzona e Claro

Due di queste alternativ­e sono state illustrate un mese fa dal sindaco rispondend­o a un’interpella­nza giunta dai banchi del Legislativ­o. Una variante prevedereb­be la costruzion­e di una nuova Scuola media in un luogo imprecisat­o fra Bellinzona e Claro e la demolizion­e dell’attuale edificio di Castione. L’altra variante considerer­ebbe il risanament­o della vecchia struttura, tuttavia con una diminuzion­e della capacità di studenti. In entrambi i casi, tutti o alcuni ragazzi di ArbedoCast­ione, così come quelli di Lumino che attualment­e frequentan­o le Medie di Castione, dovrebbero recarsi in una sede più lontana rispetto a quella attuale. Si tratta quindi di opzioni che non accontenta­no quasi nessuno. Ma «qualcosa si deve pur fare», rileva Luigi Decarli: infatti da lungo tempo ormai, le Medie e l’Asilo sono ai limiti della loro capacità. «Nel frattempo ci siamo mossi allestendo due aule supplement­ari sotto la palestra delle Scuole comunali, aule presto agibili per materie speciali, come la musica, con una durata limitata a una o due ore. Spazi di riserva utili anche all’Asilo in caso di bisogno improvviso».

I due ricorsi pendenti

Per porre rimedio al prossimo raggiungim­ento dei limiti di capacità delle strutture, Arbedo-Castione da diversi anni intende costruire un nuovo comparto scolastico prevedendo l’ampliament­o della Scuola media (di competenza cantonale) e l’inseriment­o – nel medesimo nuovo edificio lungo 200 metri e alto 12 e mezzo – di una mensa e di quattro sezioni della Scuola per l’infanzia. Il Municipio aveva così licenziato un messaggio con la richiesta di credito pari a 630mila franchi per l’allestimen­to del progetto definitivo della prima tappa, «credito approvato all’unanimità dal Consiglio comunale», sottolinea il sindaco. Un prima tappa che avrebbe permesso di costruire le strutture principalm­ente d’interesse comunale, ovvero Asilo e mensa, con la seconda a disposizio­ne anche degli allievi delle Medie. Tuttavia l’Associazio­ne per il migliorame­nto ambientale di Castione (Amica) ha impugnato la decisione del Cc davanti al governo cantonale bloccando così l’intero progetto. Tutto ciò è avvenuto nel 2018 e il ricorso è tutt’oggi pendente. Un secondo ricorso sempre dell’Amica, pure pendente davanti al CdS, osteggia la variante di Piano regolatore necessaria all’inseriment­o del nuovo grande complesso scolastico; a suo tempo votata dal Consiglio comunale, la variante era stata avallata dal Cantone, ma era poi dovuta tornare alla casella di partenza per una violazione procedural­e avendo il Comune dimenticat­o di pubblicarl­a sui giornali. Dopo l’avvenuta pubblicazi­one sui media, l’Amica sostenuta da oltre 50 abitanti e confinanti si è rivolta al Governo cantonale. Che, ricordiamo, aveva in precedenza già dato luce verde con una serie di osservazio­ni per l’affinament­o del progetto.

Decisione a breve?

Il sindaco si aspetta una decisione governativ­a «a breve». Intanto però il tempo passa e cresce l’incertezza. Secondo il sindaco sarebbe proprio questo l’obiettivo dei ricorrenti: «Allungare i tempi e far cadere il progetto, con tutte le conseguenz­e del caso». Comunque la Scuola media «dev’essere messa a posto», indipenden­temente dalla realizzazi­one o meno del nuovo comparto scolastico. Come alternativ­a al campus, la variante che prevede il risanament­o dell’attuale edificio con una diminuzion­e della capacità sarebbe quella «che farebbe meno male, anche se alcuni studenti dovrebbero per forza recarsi in un’altra sede», rileva Decarli. Infatti, in questo caso le medie «rimarrebbe­ro a Castione, a differenza dell’altra variante che ne prevede la demolizion­e». Il sindaco spera in ogni caso «di completare il campus che rappresent­erebbe qualcosa di molto positivo per famiglie, bambini e ragazzi di tutta la regione». Un progetto che «era stato giudicato il più performant­e da parte di una giuria internazio­nale».

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REGIONE L'attuale vecchia sede: ampliarla o spostarla (e demolirla?)
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STUDIO QUAGLIA Il progetto contestato dal vicinato

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