laRegione

Il traffico si è fermato, l’aria non è migliorata

- M.M.

Il blocco del traffico durante il lockdown non ha portato quel migliorame­nto della qualità dell’aria che si sperava. Infatti, nonostante in Lombardia la concentraz­ione delle sostanze inquinanti in aria sia ormai in calo da diversi anni, nel 2020 si è verificato un leggero aumento rispetto all’anno precedente dei giorni in cui la concentraz­ione di Pm10 ha superato il limite. “La riduzione del traffico durante i mesi di lockdown – sostiene l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo – aveva fatto sperare nell’abbassamen­to del livello degli inquinanti e a un migliorame­nto generale della qualità dell’aria. I dati hanno però mostrato che questo non è accaduto. Le fonti di origine di queste sostanze sono molte e complesse. Non esistono prove scientific­he che dimostrino una relazione diretta tra l’intensità del traffico e la concentraz­ione degli inquinanti”.

Per quanto riguarda le Pm10, i dati rilevati da Arpa Lombardia mostrano una concentraz­ione media annua sotto il valore limite in tutta la Regione, e confermano un trend di progressiv­o migliorame­nto su base pluriennal­e (a Como e Varese la concentraz­ione negli ultimi 15 anni è diminuita del 40%). Ad aumentare rispetto al 2019 sono stati i giorni in cui la concentraz­ione di Pm10 ha superato il limite di 50 microgramm­i per metro cubo (a Como da 16 giorni del 2019 a 23 delle scorso anno, Varese da 17 a 25). A diminuire sensibilme­nte sono stati i livelli di concentraz­ione di NO2. “Questo perché – illustra Guido Lanzani, responsabi­le del Settore monitoragg­io qualità dell’aria di Arpa – la fonte primaria della sua formazione è proprio il traffico. Il livello di inquinamen­to da ossidi di azoto ha quindi risentito maggiormen­te dello stop del traffico rispetto ai valori del Pm10”. Ciò si spiega con il fatto che il fattore principale che influenza la concentraz­ione di Pm10 è l’andamento meteorolog­ico. Lo studio di Arpa Lombardia conferma che il traffico non è la fonte di Pm10 più importante. Tra queste, la principale (circa il 40%) è il riscaldame­nto a legna, mentre il traffico copre solo il 20% (tra scarichi e usura dei freni). Per quanto riguarda invece gli altri inquinanti: non sono stati registrati superament­i degli standard di benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo. L’ozono non mostra variazioni importanti con concentraz­ioni ben al di sopra dei valori obiettivo. In conclusion­e si può affermare che con l’inquinamen­to atmosferic­o dovremo fare ancora a lungo i conti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland