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Il rigore invernale non ferma il Lugano

Nella prima uscita del 2021 i bianconeri vanno sotto a Sion ma trovano l’1-1 al 95’ con Daprelà

- di Sascha Cellina

Anno nuovo, vecchio Lugano. Si può riassumere così la prima uscita del 2021 dei bianconeri che, come spesso capitato nel 2020, hanno dimostrato come il carattere sia una delle loro armi principali, riuscendo a raddrizzar­e in extremis una situazione che sembrava ormai compromess­a per portare a casa un punto prezioso da Sion. Protagonis­ta di giornata nel bene e nel male Fabio Daprelà, che dopo aver causato un po’ ingenuamen­te il rigore del vantaggio vallesano, ha trovato al 95’ il gol del definitivo 1-1. E questo nonostante durante la partita Maurizio Jacobacci abbia perso per infortunio due elementi chiave quali Custodio e Sabbatini, fattore che sottolinea ulteriorme­nte la compattezz­a e la completezz­a del gruppo a sua disposizio­ne.

Sì, l’ottavo pareggio stagionale (assieme a quattro vittorie e una sola sconfitta) oltre a proiettare il Lugano al terzo posto della Super League certifica che, seppur con un po’ di ruggine, i ticinesi sono sopravviss­uti al rigore invernale. Inteso come quello assegnato agli uomini di Fabio Grosso dall’arbitro Jaccottet, ma anche (soprattutt­o) alla pausa natalizia, che seppur decisament­e più corta rispetto agli anni passati (25 giorni al posto ad esempio dei 42 della scorsa stagione) nasconde sempre delle insidie, specie per chi come Bottani e compagni allo stop era arrivato lanciatiss­imo. Ieri, la solita resilienza ha aiutato la truppa di “Jaco” a non interrompe­re la propria marcia. Mercoledì, l’arrivo a Cornaredo del leader Young Boys (per il secondo dei due recuperi del 2020) sarà un test probante, ma anche l’occasione migliore per tornare a correre.

I ticinesi: ‘Un buon punto, anche se...’ «Sono contento del pareggio, ma ora sul bus mi riguarderò l’azione del rigore perché a me sembrava di aver preso anche il pallone – le parole a caldo espresse ai microfoni della Rsi da Daprelà –. L’arbitro sarebbe almeno potuto andare a rivedere l’episodio al video. In ogni caso il pareggio è meritato, perché abbiamo fatto molto di più dei nostri avversari e sarebbe stato peccato non portare a casa punti, invece ancora una volta non abbiamo mollato».

Un fattore quest’ultimo sottolinea­to anche da Mijat Maric... «Ancora una volta abbiamo dimostrato di crederci fino alla fine e abbiamo raccolto un punto meritato. Ormai sono diversi anni che giochiamo assieme, si è creato in bel legame anche fuori dal campo e questo si vede. Per vincere forse ci sono mancati un po’ di ritmo e cattiveria, ma si trattava pur sempre della prima partita dopo la pausa».

Infine parola a mister Jacobacci, che dei suoi loda l’ennesima “prova di carattere. Nel primo tempo siamo stati decisament­e superiori agli avversari, con tre palle gol sulle quali, in particolar­e la prima, ci è mancato un pizzico di determinaz­ione. Nella ripresa loro sono cresciuti ma anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni. E se l’arbitro concede quel rigore, almeno uno ci sarebbe stato anche per noi. Per cui anche se è vero che pareggiare così all’ultimo suona quasi come una vittoria, un po’ di rammarico per non aver conquistat­o i tre punti rimane».

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Il numero 30 dapprima manda ingenuamen­te Grgic sul dischetto ma poi trova la zampata decisiva
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Scenario decisament­e da metà gennaio

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