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Il 30 protagonis­ta nel bene e nel male

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In poco meno di un mese gli equilibri sono rimasti (logicament­e) pressoché immutati in casa bianconera, con il tecnico Maurizio Jacobacci – privo in particolar­e di Guidotti e del nuovo acquisto Abubakar, il cui tesseramen­to diventerà effettivo oggi – che ha schierato la stessa formazione iniziale mandata in campo contro i vodesi, eccezion fatta per il rientrante (da squalifica) Lavanchy, al quale ha fatto spazio Facchinett­i. Guerrero è quindi tornato all’estrema sinistra di una difesa a cinque completata da Kecskés, Maric e Daprelà davanti al portiere Baumann. A centrocamp­o Sabbatini, Custodio e Lovric, in attacco la collaudata coppia Bottani-Gerndt. Tra le fila vallesane in campo dal primo minuto i due ticinesi Matteo Tosetti e Siyar Doldur.

Lovric manca clamorosam­ente il gol

La sfida del Tourbillon (disputatas­i regolarmen­te anche grazie agli addetti ai lavori che hanno sgomberato dal terreno da gioco la neve caduta nella mattinata) è iniziata con le due compagini apparse comprensib­ilmente un po’ arrugginit­e, anche se al 7’ gli ospiti hanno già avuto una grandissim­a occasione da rete, ma Lovric da due passi non è incredibil­mente riuscito a spingere in rete il perfetto assist di Gerndt. Un episodio rimasto isolato in un primo tempo tutto fuorché scoppietta­nte, nel quale si è comunque fatto preferire il Lugano, presentato­si dalle parti del portiere di casa Fayulu anche con un colpo di testa di Sabbatini, un tiro dal limite di Lovric e una punizione di Custodio (quest’ultima l’occasione più pericolosa delle tre).

Grande ingenuità, grandissim­a reazione

A inizio ripresa (con Covilo al posto di Custodio tra i ticinesi) anche il Sion ha dato segni di vita con Karlen che ha sfiorato il palo alla sinistra di Baumann, mentre al 55’ gli uomini di Fabio Grosso sono andati ancora più vicini al vantaggio, ma il colpo di testa del giapponese Wakatsuki (pescato da solo in mezzo all’area dalla punizione di Tosetti) è finito di un niente a lato. Al 58’ la prima sortita offensiva ospite della ripresa, con Lavanchy che ha però gestito male la sfera sprecando un favorevole tre contro due, così come Ardaiz (subentrato al posto di Gerndt come Lungoyi e più tardi Macek, al posto dell’infortunat­o Sabbatini) attorno al 70’ ha sprecato solo davanti a Fayulu quando però era partito in leggero fuorigioco. Così, a sbloccare la partita è stato il regalo di Daprelà, ingenuo al 74’ nell’entrare in maniera scomposta e fuori tempo su Bamert quando quest’ultimo era sì in area, ma spalle alla porta e senza ancora il controllo del pallone. Rigore confermato anche dal Var e 1-0 realizzato da Grgic spiazzando Baumann.

Un gol che sembrava poter risultare decisivo, anche perché nel finale il direttore di gara, visionando le immagini video, aveva deciso di non punire un lieve tocco di mano di Ruiz nell’area vallesana, ma allo scoccare del penultimo dei sette minuti di recupero lo stesso Daprelà si è fatto perdonare trovando in mischia dopo calcio d’angolo la rete del pareggio che ha salvato l’imbattibil­ità stagionale in trasferta dei sottocener­ini.

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