Accordo sui risparmi
Berna – Quest’anno le Ffs riducono gli aumenti salariali. In cambio, i collaboratori con contratto collettivo di lavoro (Ccl) riceveranno un versamento una tantum di 200 franchi e, soprattutto, la validità del Ccl sarà prolungata di tre anni. Le parti sociali hanno raggiunto un ‘accordo sul risparmio’ dopo difficili trattative. Le misure di riduzione dei costi entreranno in vigore dall’inizio di maggio, secondo comunicati concordanti delle Ffs e dei sindacati. Dopo quattro mesi di trattative, l’ex regia federale e le associazioni del personale si sono dichiarate soddisfatte del risultato, che richiede sacrifici da entrambe le parti. Per Ffs Cargo, invece, le trattative sono ancora in corso.
Secondo l’intesa tra le Ffs e i sindacati, invece dello 0,9% per tutti i dipendenti, solo lo 0,3% della somma salariale è a disposizione per l’aumento in busta paga, che inoltre riguarderà unicamente i collaboratori “ai livelli di esigenze da A a I”. Questi ultimi non comprendono solo classi di salario basse, ha spiegato a Keystone-Ats il responsabile della categoria trasporti pubblici presso il sindacato transfair Bruno Zeller. Anche quelli al livello di esigenza I, con uno stipendio di “ben oltre 100’000 franchi”, possono quindi beneficiare di aumenti salariali individuali, seppure a un tasso ridotto. Sono escluse solo le paghe molto alte. L’‘accordo sul risparmio’ prevede inoltre che non saranno corrisposti i premi una tantum per i dipendenti che lo scorso anno, in occasione della valutazione del personale, hanno ottenuto risultati molto buoni.
In cambio, quest’anno le Ffs non procederanno a una riduzione dei giorni di vacanza e, a titolo di indennità per la crisi del coronavirus, concederanno ai collaboratori con Ccl un versamento unico di 200 franchi (100 per un impiego a un tasso inferiore al 50%). Soprattutto, le parti hanno convenuto che il contratto sarà prorogato di tre anni a partire dal 1o maggio 2022. Le riduzioni dei costi nel personale sono una risposta alle conseguenze della pandemia, che esercitano una forte pressione finanziaria sulle Ffs. “In un momento in cui nessuno può dire se o quando il trasporto pubblico sarà in grado di riprendersi dalla crisi del coronavirus, il prolungamento del Ccl è una pietra miliare importante per la sicurezza dei posti di lavoro”, scrive il Sindacato del personale dei trasporti (Sev).