laRegione

Bedretto Lab conferma il suo potenziale

-

Conferma tutto il suo potenziale il Bedretto Lab, il laboratori­o sotterrane­o realizzato a Ronco Bedretto nel cunicolo di servizio lungo 5,2 chilometri che negli anni Settanta servì per la costruzion­e del tunnel ferroviari­o del Furka che ancora oggi collega Uri e Vallese. Una galleria dismessa dove da un paio d’anni il Politecnic­o di Zurigo, attraverso esperiment­i in scala, studia l’energia geotermica, finalizzat­a alla produzione di elettricit­à attraverso l’estrazione del calore dalla crosta terrestre tramite il pompaggio dell’acqua all’interno delle faglie generate nel sottosuolo. Nel moderno laboratori­o dell’Alto Ticino l’obiettivo è utilizzare la geotermia in maniera sicura, efficiente e a lungo termine. A fine 2020, il Bedretto Lab ha ospitato una prova tecnica effettuata da Geo-Energie Suisse Sa (Ges), che ha testato con esito positivo strumenti e metodi necessari per dare slancio al primo progetto pilota in Svizzera di geotermia profonda, previsto a Haute-Sorne, nel Canton Giura. «Ci auguriamo che la svolta nel laboratori­o di Bedretto – rileva il Ceo di Ges, Peter Meier – rafforzi la fiducia del governo del Giura e delle autorità competenti nella sicurezza del progetto pilota. Siamo riusciti ad aumentare la permeabili­tà di un fattore da 10 a 100 nel granito compatto del massiccio del Gottardo con l’aiuto di stimolazio­ni mirate, e a misurare e controllar­e la microsismi­cità necessaria per lo sviluppo delle fessure. Sono convinto – conclude Meier – che questa svolta sia una tappa fondamenta­le sulla strada per la prima centrale geotermica profonda in Svizzera».

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland