Nuovo edificio e si va su di un piano
In attesa di nuovi sviluppi in merito al futuro del Pronto soccorso, il comparto dell’Ospedale Italiano è oggetto di una variante di Piano regolatore. L’Eoc ha programmato lo sviluppo del nosocomio di Viganello, quantificandone le esigenze in termini di funzioni e relativi spazi e superfici. Un nosocomio la cui missione è quella di una struttura orientata verso la chirurgia e la medicina di corta degenza e ambulatoriale, complementare al Civico di Lugano, che si rivolge maggiormente alle urgenze e alla cura di casi multidisciplinari e complessi. Oltre a soddisfare la crescita della struttura esistente, la programmazione futura prevede l’implementazione di un’unità di cure palliative destinata al nuovo blocco D, con contenuti relativamente autonomi dal resto della struttura ospedaliera anche per spazi di riunioni e formazione. L’innalzamento delle ali laterali del blocco B servirà per uniformare il volume al blocco A e ospitare l’ampliamento dell’Istituto oncologico della Svizzera italiana (Iosi). La prossimità dell’Ospedale Italiano al campus Usi/Supsi di Viganello dove ci si prepara al Master in medicina, agli occhi dell’Eoc ne fa ovviamente una sede privilegiata agli occhi dell’Eoc. Questo implica la realizzazione di nuovi spazi che dovranno ospitare gli studi medici dei professori universitari, dei loro assistenti e la realizzazione di capienti aule di formazione. Cambierà quindi la destinazione a Pr del comparto che diventerà zona Ap-Ep Ente ospedaliero cantonale (Ospedale Italiano) e presuppone una disciplina edificatoria coerente e armonizzata alle norme pianificatorie della sezione di Viganello.