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Il Ppd difende i suoi tre seggi

Il partito reagisce alle bordate Plr. Dadò: ‘Rispondete con un risultato brillante’.

- Di Daniela Carugati

Tre municipali uscenti, sette candidati al Municipio e, in casa, aspirazion­i più numerose dei seggi che il Ppd di Mendrisio si prepara a difendere dalle ambizioni delle altre forze politiche. Oggi l’obiettivo primario e dichiarato è quello di tenere le posizioni, quindi di riconferma­re tre rappresent­anti al tavolo dell’esecutivo. La riconquist­a della poltrona di sindaco, a quanto pare, dovrà attendere. Più di un partito, in effetti, sta facendo un pensierino sul terzo seggio del partito di maggioranz­a relativa. Soprattutt­o ora che il sindacato è stato ‘ceduto’ al Plr; che si è mostrato agguerrito in occasione della sua assemblea, a… distanza a causa del Covid-19. E ieri sera si sono ritrovati sul web pure gli esponenti popolari democratic­i e di Generazion­e giovani – con punte di un centinaio di militanti collegati via Zoom –, che si preparano ad affrontare la campagna elettorale e la prova delle urne con un alleato in più, i Verdi liberali. A questa tornata elettorale i numeri, infatti, saranno davvero importanti – forse più che in altre occasioni – per mettere in fila i partiti in corsa.

Il Plr attacca, il Ppd risponde

Aperte così le schermagli­e, le bordate del Plr all’indirizzo del Ppd si sono fatte sentire. La reazione di fatto non è mancata. Tant’è che ai liberali radicali devono essere fischiate le orecchie. Il primo a rispondere alle censure è stato lo stesso presidente cantonale Fiorenzo Dadò, il quale ha fatto capire a chiare lettere che si attende molto dalla Sezione mendrisien­se, considerat­a sempre una «roccaforte» Ppd. «Ho letto – ha subito ammiccato – che i liberali radicali vi criticano e che pretendono un posto in più in Municipio. Non è una novità, lo vediamo in parlamento. Loro – ha rincarato senza perifrasi – sono sempre i migliori, gli altri invece hanno sempre qualcosa che non va. In ogni caso, non dobbiamo lasciarci influenzar­e: avete le carte e le persone giuste. Quindi la risposta migliore, più che la polemica, sarà una brillante rielezione con la conferma dei tre seggi in Municipio». A dare la carica ci ha pensato pure il consiglier­e di Stato Raffaele De Rosa, che non ha voluto mancare all’appuntamen­to, proprio per dare il suo incoraggia­mento e lanciare l’invito a «tenere duro» in un momento delicato, in particolar­e per il Mendrisiot­to, con la variante britannica che incombe.

Grandi sfide in vista

Non a caso, ha fatto presente il presidente ad interim della Sezione Gianluca Padlina, «la sfida che attende tutti sarà quella di gestire la fase di transizion­e», in bilico tra la crisi sanitaria e quella economica. Ecco che Ppd e Verdi liberali puntano non sugli slogan ma sulle personalit­à e le competenze, e su una squadra che il vicesindac­o in carica Paolo Danielli ha definito «intraprend­ente, forte e ambiziosa». L’importante, ha fatto capire, è «giocare bene le nostre carte». Da centrare c’è, del resto, il «traguardo importante» dei tre seggi, più volte evocato; consapevol­i che si parte da «una situazione mai vissuta, senza sindaco uscente e con tre municipali subentrati nel corso della legislatur­a in corso. Si tratta giocoforza di una sfida».

E allora le sfide vanno raccolte. La municipale Francesca Luisoni ha ribadito che «come Comune ci si dovrà concentrar­e sulla ripartenza, con responsabi­lità e attenzione. Con accanto l’enorme sfida del nostro territorio». Un altro nodo spinoso per la Città è quello finanziari­o. Nodo che il municipale Manuel Aostalli (succeduto a Marco Romano a capo delle Finanze) ha già cercato di districare. Davanti alle cifre del Consuntivo 2020 e al nuovo Piano finanziari­o, ha detto con chiarezza, sarà richiesto «un impegno che va oltre le nostre semplici capacità, alla ricerca di soluzioni che non mettano le mani nelle tasche dei contribuen­ti». Un compito di sicuro non facile di fronte a un possibile ritocco verso l’alto del moltiplica­tore (oggi al 75 per cento), che i liberali radicali danno quasi come probabile.

Le qualità in campo

È indubbio, insomma, che questa campagna elettorale sarà ardua, per i temi cruciali sul tavolo ma non solo. Da una parte, infatti, si evoca l’«assalto alla diligenza» (Danielli), dall’altra si è pronti a combattere con il «coltello fra i denti» (Davide – Dada – Rossi, che rintuzza rimprovera­ndo al Plr un sindacato privo di ‘leadership’). E proprio la capacità di governare, assieme alla forza, il coraggio di trovare soluzioni creative e la velocità di azione, per l’esponente dei Verdi liberali Marco Battaglia dovranno essere le qualità con cui «ottenere la fiducia della popolazion­e». Per centrare questa aspirazion­e, soprattutt­o in questo momento difficile quanto delicato, un ruolo importante potrà averlo, ha richiamato l’ex sindaco Carlo Croci, proprio l’identità di Centro del partito (che ha rafforzato i suoi valori anche nel nome a livello nazionale). Dal suo osservator­io, ha fatto presente, Croci intravede una società in cui si vanno acuendo le tensioni e ampliando le differenze. «Si tratta di una società che ha bisogno di ritrovare certezze, tranquilli­tà e linee guida». Di conseguenz­a, ha ribadito, l’ente pubblico avrà un compito difficilis­simo. D’altro canto, ha ricordato, «far politica quando non ci sono i soldi è la cosa più ardua». In una situazione simile, ecco che anche le priorità si modificano. Davanti, ha reso attenti, a cittadini che si interrogan­o su «come sopravvive­re agli anni che stanno arrivando», la politica dei progetti può aspettare.

Schierata la squadra per il Municipio

Il plenum ha dato così il sostegno alla Lista proposta per il Municipio e che vede al fianco del vicesindac­o Paolo Danielli e dei municipali Francesca Luisoni e Manuel Aostalli, il consiglier­e comunale in carica Fabrizio Poma, Daniele Raffa, già granconsig­liere, il consiglier­e comunale uscente Davide (Dada) Rossi e Marco Battaglia, esponente dei Verdi liberali. Luce verde anche alla lista del Consiglio comunale, che conta 60 nominativi, quindi si presenta al completo come quella del Plr, e che vede la presenza di 16 candidate e confermato l’obiettivo di confermare gli attuali 19 seggi. A questo punto anche per il Ppd il diktat è «non disperdere voti».

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Tre uscenti, sette aspiranti e l'obiettivo di mantenere le posizioni

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