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Stemma, la Città: ‘Si eviti un uso improprio’

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“Faremo nuovamente presente alla Lega dei Ticinesi le raccomanda­zioni già trasmesse con lo scritto mail del 16 marzo dell’anno scorso aggiungend­o, in questa occasione, anche le conseguenz­e giuridiche che potrebbero sorgere in caso di un uso illecito dello stemma e del logo della Città di Lugano”. Risponde così il Municipio all’interrogaz­ione “Abuso di stemma e logo della Città di Lugano” a firma del consiglier­e comunale Raoul Ghisletta (Ps) che ne aveva inoltrata una prima nel marzo 2020 con la quale chiedeva “perché tanta passività del Municipio contro l’utilizzo illecito dello stemma della Città da parte della Lega dei Ticinesi nella campagna elettorale?”. Dal canto suo, l’esecutivo (a maggioranz­a leghista) ribadisce di aver informato ancora una volta i partiti di evitare un uso improprio del logo e dello stemma della Città. Dopo il secondo avviso, potrebbero esserci risvolti di natura giuridica. Il Municipio, nella risposta alla prima interrogaz­ione di Ghisletta, menziona la ‘Legge federale sulla protezione dello stemma della Svizzera e di altri segni pubblici’, che permette al legittimo proprietar­io dello stemma d’intraprend­ere un’azione legale per far cessare immediatam­ente l’abuso e di chiedere un risarcimen­to danni. Il Municipio non ha invece ravvisato illeciti nella prima pagina del Mattino della domenica del 1° novembre 2020 visto che “si tratta piuttosto di un fotomontag­gio dal quale, tutt’al più, emerge una volontà politica, di un solo e singolo partito, ma non del Municipio che difatti si distanzia da una tale azione, visto che ritiene piuttosto necessario intervenir­e in modo rispettoso per valorizzar­e il bene culturale di interesse locale” (l’ex macello, ndr).

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