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LA FICCANASO

- DI LAURA INSTAGRAM: @LA_FICCANASO

L’amica che ha cambiato città da un anno ha avuto la bella idea di mandare sul gruppo delle amiche la foto di un tavolo al ristorante. “Mi vuoi dire che ci sei entrata?”. La malcapitat­a spiega che non ha sfondato il vetro, che ha fatto quello che in quel momento, in quel posto del mondo, era permesso. Il resto del gruppo esibisce la frustrazio­ne di giorni, settimane, mesi di divieti e restrizion­i (Paese che vai, regole che trovi) passati a capire come preservare pezzi di normalità.

Anche le chiacchier­e, le solite, quelle che iniziamo in chat di WhatsApp infinite, sono sempre sporcate da qualche incursione nel mondo della virologia. Scuotiamo la testa sconsolate di fronte alla polemica inglese che giudica Grease del 1978 un film sessista. Neanche il tempo di commentare che non c’è niente da commentare e si finisce a disquisire di variante inglese e di quanto stiano peggio Oltre Manica di nuovo chiusi in casa. Alcuni si chiedono se un mese senza ristoranti né negozi possa fare bene almeno al portafogli­o. Chiamano quelli che ci sono già passati, che in molti casi non hanno ancora capito se ne sono usciti, per cercare indicazion­i e conforto. Un marito premuroso, giorni fa, ha provato a prendere il toro per le corna. Con l’audacia e la discrezion­e con cui un quindicenn­e propone alla fidanzatin­a di scappare di casa, l’ha guardata negli occhi, buttando il portafogli­o oltre l’ostacolo: “Prenotiamo un albergo, una notte, soltanto noi”. Gli occhi brillano immaginand­o non scene da Orchidea Selvaggia, ma l’idea di fare una valigia, godersi una cena seduti al ristorante. I giornali annunciano il sequel di Sex and the City specifican­do che non ci sarà Samantha, la più disinibita del gruppo. È il tipico titolo che decine di amiche si rimbalzano in chat in cerca di un commento definitivo che sancisca la posizione chiara delle amanti della serie della prima ora. Niente: raccolgono meno entusiasmo che per la censura di Grease. Ci si interroga su quanto debba lievitare la pizza e si confessa un unico desiderio, augurandos­i di esaudirlo un giorno con la voluttà sincera ed energica di Samantha: uscire per una pizza. Con gli amici. Dichiarand­o estinta ogni formula di delivery.

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