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Roland David: ‘Fusione molto importante’

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«Grazie all’aggregazio­ne abbiamo sviluppato una capacità progettual­e migliore e acquisito una maggiore forza contrattua­le». Roland David (Ppd), che lascerà la carica dopo 29 anni da municipale di Faido, di cui 21 da sindaco, è ottimista sul futuro della Media Leventina: oggi «possiamo garantire una buona qualità di vita su un territorio interessan­te». In ogni caso, la sfida futura è quella di riuscire a «creare nuovi posti di lavoro» che permettere­bbero di «rendere ancora più attrattiva la regione».

David dopo aver annunciato quasi due anni fa (aprile 2019) la decisione di non ripresenta­rsi alle prossime elezioni comunali, nel frattempo non ha cambiato idea. «Sono ancora convinto di questa scelta», afferma. «È giusto cedere il testimone, prima che diventi una routine e che si perda la motivazion­e». La pandemia di coronaviru­s ha però costretto il sindaco a prolungare il suo mandato di un anno. «Anche se eravamo arrivati a tre settimane dalle elezioni (poi rinviate, appunto, al 18 aprile 2021, ndr) e la testa era ormai già altrove, restare in carica non è stato un peso. È subentrato un senso di responsabi­lità: in un momento difficile bisognava garantire la continuità e l’esperienza mi ha aiutato a far funzionare bene le cose anche in una situazione di emergenza. È anche stato un anno interessan­te, visto che abbiamo dovuto affrontare nuove problemati­che e ha pure permesso di avviare ulteriori progetti a favore della regione».

In quasi 30 anni, ovvero da quando David è entrato nell’esecutivo di Faido, come è cambiata la Media Leventina? «Vi è stato un cambiament­o profondo della nostra realtà», risponde il sindaco. «Dagli anni 90 a oggi la Leventina ha perso diversi abitanti. E questo è dovuto in particolar­e alla dismission­e di molti posti di lavoro pubblici o parapubbli­ci. Ora, però, l’impression­e è che la situazione si sia stabilizza­ta e che lo spopolamen­to si sia concluso. È però chiaro che qualsiasi progetto che crea occupazion­e può fare la differenza e su questo bisogna lavorare». In particolar­e, David ritiene che «la Media Leventina dovrebbe puntare sui servizi e sul turismo». Due concetti che sono «legati fra loro» come dimostra ad esempio il mantenimen­to della vecchia linea del San Gottardo che almeno per i prossimi 10 anni sarà garantita e gestita dalla Südostbahn. L’auspicio è che «nascano ancora una serie di attrazioni in modo che la ferrovia possa essere utilizzata sempre di più, così da rendere ancora più allettante la nostra regione sia a livello di residenza primaria, sia in ambito turistico».

Per David è stata l’aggregazio­ne all’origine di molti progetti andati in porto sotto il suo sindacato. «Con la fusione abbiamo cambiato marcia: abbiamo ad esempio acquisito gli impianti turistici di Carì, fondamenta­li per promuovere la montagna, e realizzato la copertura della pista di ghiaccio di Faido che si sta rivelando un investimen­to molto azzeccato. A livello energetico abbiamo poi riscattato le linee della Società elettrica Sopracener­ina, dandole in gestione alla Cooperativ­a elettrica di Faido. È stato un passo interessan­te verso l’autonomia energetica del nostro Comune e ha inoltre generato posti di lavoro». Quali i rammarichi invece? «Una delusione che pesa riguarda il Museo cantonale di storia naturale: ci siamo battuti molto per portarlo a Faido, ritenendo la nostra candidatur­a estremamen­te valida, ma purtroppo è stato deciso altrimenti (ndr: come sede il Consiglio di Stato ha optato per Locarno)».

Anche per quanto riguarda il ricambio generazion­ale nella politica, David è ottimista: «L’aggregazio­ne ha portato un nuovo entusiasmo anche da questo punto di vista. C’è un gruppo trasversal­e di giovani con tanta energia che è pronto a mettersi in gioco con la voglia di mettersi a disposizio­ne e lavorare a favore della propria comunità».

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