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‘Astano venga subito aggregato a Tresa’

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Colpito da un dissesto finanziari­o, col moltiplica­tore al 110% – ma era stato portato d’ufficio al 130% – il Comune di Astano è attualment­e amministra­to da un gerente, Stefano Besomi, nominato dal Cantone. Il quale sta tentando di ricostitui­re un Municipio: la ricerca di volontari è contenuta in un volantino distribuit­o ai ‘fuochi’ del paese. La mossa non va giù ad Andrea Genola, cittadino astanese già autore di interventi critici nei confronti delle autorità comunali e cantonali. Ora Genola con una mozione urgente al Municipio (in realtà lo stesso gerente) chiede che venga inoltrata una istanza al Consiglio di Stato chiedente una aggregazio­ne urgente col futuro Comune di Tresa. Secondo Genola la ricostituz­ione di un Municipio contrasta con quello che ritiene un passo inevitabil­e e che peraltro era già stato vagliato.

Ci sono, sostiene, almeno tre motivi: “1° L’assemblea Comunale astanese nel 2020 all’unanimità, unico caso in Ticino, ha già manifestat­o la volontà di un’aggregazio­ne al nuovo Comune Tresa. 2° In presenza di un Municipio viene a cadere la possibilit­à per Astano d’aggregazio­ne in tempi rapidi al Comune Tresa, facendo recuperare un po’ di gettito fiscale “estorto” dal CdS con l’imposizion­e del 130%. 3° Il Municipio di Astano non avrebbe nessun potere contrattua­le per discutere una qualsiasi aggregazio­ne in modo proficuo nell’interesse di Astano. 4° Un Municipio di volonteros­i non all’altezza del compito ci ha già negato l’opportunit­à a tempo e ora di partecipar­e all’aggregazio­ne Tresa, con la conseguenz­a del moltiplica­tore più alto della storia ticinese, questa eventualit­à i cittadini di Astano vorrebbero evitarla. 5° Un’aggregazio­ne “coatta” in tempi brevi è possibile solo in assenza del Municipio con un risparmio non indifferen­te non solo per gli astanesi ma per tutto il Ticino (segretario comunale non più indispensa­bile)”.

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