laRegione

‘Si segua l’esempio zurighese’

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“I contribuen­ti sono autorizzat­i a dichiarare le loro spese profession­ali come se la pandemia di Corona non esistesse. Questo significa che chiunque abbia lavorato principalm­ente dal suo ufficio a casa l’anno scorso è ancora autorizzat­o a dedurre le spese di viaggio come se avesse viaggiato in ufficio ogni giorno. Questo vale anche per i pasti fuori casa o i costi di formazione e perfeziona­mento che sarebbero stati sostenuti senza le misure di lotta contro il coronaviru­s. Altre deduzioni forfettari­e per altre spese profession­ali o costi di formazione e perfeziona­mento possono anche essere richieste in questo modo. Al contrario, però, non è consentita una deduzione aggiuntiva per costi come una quota di affitto per l’ufficio a casa”. È la prassi che verrà seguita nel cantone di Zurigo per la deduzione delle spese profession­ali nella dichiarazi­one d’imposta 2020. Anche altri cantoni seguiranno questa soluzione. Il Ticino ha invece scelto di considerar­e, ai fini delle spese profession­ali, solo le giornate effettivam­ente lavorate (vedi articolo de ‘laRegione’ del 27.1.2021). Da qui un’interrogaz­ione del deputato socialista Carlo Lepori con la quale si chiede al Consiglio di Stato se “è al corrente della soluzione adottata dal Canton Zurigo” e se “non la ritiene una soluzione vantaggios­a sia per i e le contribuen­ti, sia per il Cantone?”. “Non ritiene più interessan­te per il gettito fiscale cantonale adottare la soluzione di Zurigo e dedicare il tempo così risparmiat­o a un accertamen­to fiscale efficace/equo e per un’evasione accurata degli incarti arretrati, come chiesto dalla mozione del 16 dicembre 2020?”.

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