laRegione

Per ora il Municipio mantiene la sua posizione

Per tirare le somme attende l’esito delle verifiche

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“In questo momento di grave crisi sanitaria non si intende, poiché non è compito né competenza di un esecutivo comunale, disputare le consideraz­ioni ‘gestionali-tecnico-sanitarie’ sviluppate dal rapporto dell’Ufficio del medico cantonale. Gli organi e le persone preposte faranno certamente le loro osservazio­ni e contestazi­oni nelle sedi amministra­tive e soprattutt­o giudiziari­e a ciò deputate e del cui procedimen­to il Municipio attende di conoscere l’esito. In ogni caso, al termine, si spera presto, di questa crisi pandemica potranno certamente essere tirate le somme con le cifre, le valutazion­i e i confronti anche a livello cantonale e, magari, federale”. Il Municipio di Bellinzona non si sbilancia in merito alle lacune nella gestione della pandemia nella casa anziani di Sementina (dove nella prima ondata si sono registrati 21 decessi per Covid) emerse dal rapporto dell’Ufficio del medico cantonale e, per il momento, rinnova la fiducia ai vertici della struttura e al collega Giorgio Soldini. “Malgrado l’avvio da parte del Ministero pubblico di un procedimen­to penale (ancora in corso) nessuno degli operatori, responsabi­li o altri, è stato sospeso e nessuna indicazion­e in questo senso è ad oggi arrivata al Municipio dai competenti gremii cantonali; non si vede pertanto motivo di rivedere quanto già indicato in sede di Consiglio comunale riguardo alla posizione dei propri collaborat­ori. Lo stesso e a maggior ragione vale per la carica ricoperta dal capodicast­ero Sanità e Socialità, Giorgio Soldini”. L’esecutivo, si legge ancora nella nota, “ribadisce ancora una volta che la gestione e l’amministra­zione delle strutture che accolgono ospiti anziani sono disciplina­te da disposizio­ni cantonali e sottostann­o in larga misura alla vigilanza di questi”.

‘Autorizzaz­ione mai venuta meno’

Nel comunicato si sottolinea inoltre come, “diversamen­te da quanto lasciato intendere da talune domande” contenute in atti parlamenta­ri, “l’autorizzaz­ione all’esercizio non è mai venuta meno per nessuna delle quattro strutture della Città”. Nel rapporto del Servizio vigilanza e qualità attivo in seno all’Ufficio del medico cantonale, datato 30 settembre 2020 e incentrato sulle lacune scoperte nella casa anziani di Sementina nell’ambito della gestione Covid marzo-aprile 2020, si evidenzia che “l’autorizzaz­ione all’esercizio del 28 agosto 2018 è scaduta il 30 novembre 2019 e, allo stato attuale, non è ancora stata rinnovata. L’ultima ispezione dell’Ufficio del medico cantonale è del 23 ottobre 2019. Il rapporto definitivo di questa ispezione è stato inviato alla Direzione della Casa nel mese di aprile 2020, dopo alcuni scambi di lettere e approfondi­menti tra la Direzione stessa e l’Ufficio del medico cantonale nei mesi precedenti. In sintesi, questo rapporto, rileva che non tutti i requisiti della Direttiva concernent­e i requisiti essenziali di qualità per gli istituti di cura per anziani del 15 dicembre 2003 sono soddisfatt­i integralme­nte”. Nelle note a piè di pagina la Direzione della casa anziani afferma tuttavia – riferendos­i al rapporto sull’ispezione eseguita nell’ottobre 2019 e ai conseguent­i provvedime­nti – che “a nostra conoscenza non mettevano certo in discussion­e l’esercizio e il funzioname­nto della struttura stessa”. Un convincime­nto, per contro, cui il Servizio vigilanza e qualità replica, nella medesima nota a piè di pagina, affermando che “le non conformità rilevate nel Rapporto d’ispezione del 2019 sono le medesime di quello del 2017 e descrivono i criteri di polizia sanitaria per l’autorizzaz­ione all’esercizio e il suo mantenimen­to. Ricordiamo che tra il 2017 e il 2019 la Casa anziani di Circolo è entrata a far parte degli Istituti sociali comunali di Bellinzona, ragione per la quale l’autorità ha giudicato proporzion­ale rinnovare l’autorizzaz­ione a tempo determinat­o per consentire l’allineamen­to, in particolar modo documental­e, tra le tre strutture di casa anziani. Si osserva che, nonostante il passaggio agli Istituti sociali, la Casa Somen ha sanato le non conformità rilevate al momento dell’apertura”. Giorgio Soldini spiega alla ‘Regione’ che a Sementina la situazione è conforme tenuto conto della risoluzion­e retroattiv­a del Consiglio di Stato datata 23 settembre 2020 che autorizzav­a la struttura all’esercizio, dal dicembre 2019 al febbraio 2021.

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TI-PRESS Lacune emerse dal rapporto del medico cantonale: l'esecutivo replica alle interpella­nze

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