laRegione

Il progetto ‘Larice’ sta crescendo

Il rilancio del Bar Centrale e di tutta la valle trova sostegno nella popolazion­e

- Di Fabio Barenco

Malgrado la pandemia, non ha perso slancio il progetto ‘Il Larice’ a Leontica: da un sondaggio è infatti emerso il sostegno di una larga maggioranz­a della popolazion­e della regione a favore del rilancio del Bar Centrale, situato nella frazione del Comune aggregato di Acquarossa. Un locale che, stando ai promotori, dovrebbe diventare non solo un luogo di incontro, ma anche una struttura dedicata alla «promozione del turismo, della cultura e dei prodotti locali», spiega a ‘laRegione’ il presidente dell’associazio­ne Il Larice Roberto Meyer. La speranza è quella di riuscire ad aprire i battenti «entro la fine dell’anno».

Con il sondaggio lanciato la scorsa estate – a cui hanno risposto non solo i residenti o i proprietar­i di abitazioni secondarie di Leontica, ma anche persone, società e commercian­ti di tutta la valle – «volevamo capire se vi fosse il potenziale per andare avanti o meno», afferma il presidente dell’associazio­ne, costituita a fine ottobre. E «il risultato ci ha stupiti positivame­nte, motivandoc­i così a proseguire con il progetto e dimostrand­o che vi è la volontà di rilanciare il turismo in valle». Inoltre, «più di 120 persone si sono dette disponibil­i a versare all’associazio­ne quote annue», variabili da 100 (soci normali) a 200 (ditte e istituzion­i) fino a 500 franchi (soci premium che beneficere­bbero di agevolazio­ni).

Contributi che «serviranno per la gestione delle attività e per i costi correnti e non per l’investimen­to», precisa Meyer. E questo sostegno «ci permetterà di costruire qualcosa con un futuro». Un’idea che è dunque diventata molto concreta: «Ora siamo alla ricerca di finanziame­nti per la progettazi­one».

L’obiettivo è far rivivere la piazza del paese

Ma esattament­e di cosa si tratta? «Il nostro obiettivo principale – sottolinea il presidente de Il Larice – è quello di far rivivere la piazza del paese e non quello di amministra­re il Bar Centrale», che verrebbe quindi dato in gestione a terzi. Tuttavia, «l’esercizio pubblico sarà un punto centrale del progetto: ovvero un luogo dove potersi incontrare, trovare ristoro, ma che allo stesso tempo propone attività culturali e storiche, promuove il turismo e offre prodotti dei contadini locali, generando così anche un indotto per la regione». Ovviamente, l’associazio­ne mira anche a «garantire un futuro alla struttura», visto che il progetto «ha il potenziale di portare persone ed eventi in una zona discosta come Leontica».

Alla ricerca dei finanziame­nti

Concretame­nte, i promotori prevedono un ampliament­o del Bar Centrale, dotandolo pure di un nuovo arredo esterno, di una terrazza in posizione più soleggiata e di un angolo punto-vendita per prodotti della regione. Inoltre, la ‘Taverna’ (edificio nelle immediate vicinanze al locale non di proprietà dell’associazio­ne, ma a disposizio­ne della stessa) dovrebbe essere utilizzata per eventi particolar­i a tema, così come per riunioni e ritrovi di società e famiglie. «Stiamo anche valutando con il Municipio se sarà possibile usufruire di una parte più consistent­e della piazza, ampliando così la superficie di suolo pubblico utilizzabi­le», precisa Meyer. E quanto servirà per l’investimen­to? «Si tratta di cifre importanti, ma è ancora prematuro indicare una somma precisa». In ogni caso «siamo alla ricerca dei finanziame­nti necessari che consistono in sussidi previsti dagli enti pubblici, così come in contributi da parte di privati o fondazioni. Ovviamente sarà anche necessario un prestito bancario». Per quanto invece riguarda i tempi di realizzazi­one? «Inizialmen­te l’idea era quella di partire a primavera, ma ovviamente ciò ora è impensabil­e. Se le risposte dovessero arrivare nei tempi prefissati, speriamo di concretizz­are il progetto entro la fine di quest’anno». In ogni caso, «la difficoltà maggiore sarà quella di trovare soluzioni che possano accontenta­re tutti: i residenti hanno dei bisogni che non necessaria­mente coincidono sempre con quelli dei villeggian­ti o dei turisti».

Ad alimentare l’ottimismo vi è poi anche questo periodo caratteriz­zato dalla pandemia, ma che da un lato ha fatto «rinascere un po’ il paese». Infatti, a causa del Covid-19 molte persone, ‘fuggendo’ dalle città, hanno riscoperto le valli e la montagna, dando così «un nuovo slancio alle zone periferich­e». Zone discoste che però in certi casi non offrono le strutture necessarie a soddisfare i bisogni o le aspettativ­e dei visitatori. «Il nostro progetto arriva quindi al momento giusto per ripristina­re anche l’accoglienz­a del paese», afferma Meyer.

‘Un punto di riferiment­o per tutta la Valle di Blenio’

Dell’associazio­ne fanno parte, oltre che Meyer, Jean Pierre Posse (vicepresid­ente) e Loris Beretta (segretario e cassiere). Letizia Gianora, che inizialmen­te faceva parte del gruppo di promotori, «ci segue come consulente nel campo alberghier­o», ma non fa parte dell’associazio­ne. «Stiamo investendo tanta energia – afferma il presidente – e la speranza è quella di diventare un punto di riferiment­o per tutta la Valle di Blenio e non solo per Leontica. Una valle che si sta già rinnovando in modo importante», rileva Meyer riferendos­i ad esempio al Centro nordico di Campra o all’eventuale futuro comprensor­io turistico previsto ad Acquarossa.

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GABRIELE BERETTA SGD/ELEONORA WILLIMANN Un rendering dell'eventuale futuro esercizio pubblico

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