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Proposte ‘perfettibi­li’

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Dal canto suo, il sindaco di Lugano Marco Borradori ha espresso soddisfazi­one per l’interesse manifestat­o nei confronti di un’infrastrut­tura della quale il Municipio ha sempre sostenuto la necessità parlando di progetti, dal profilo strategico «completame­nte diversi, quasi opposti che forniscono una visione differente del futuro dello scalo ma entrambi solidi e si auspica flessibili». Il concorso aveva chiesto esplicitam­ente la provenienz­a dei soldi e l’identifica­zione dei partner. Entrambe le candidatur­e, ha spiegato l’avvocato Emanuele

Stauffer il liquidator­e di Lugano Airport Sa, hanno fornito «una sovrapposi­zione perfetta delle esigenze finanziari­e e teniche». Tuttavia, «il gruppo ‘perfetto’ non c’era fra i candidati e nemmeno fra i due scelti, entrambi presentano alcuni ‘difetti’», ha proseguito Foletti. Difetti ed eventuali collaboraz­ioni saranno da approfondi­re con l’avvio delle trattative (dopo il via libera del legislativ­o). L’ex capodicast­ero aeroporto Angelo Jelmini (ora titolare del Dicastero dello sviluppo territoria­le) ha invece voluto sottolinea­re il valore immobiliar­e dello scalo, del sedime e degli immobili «stimato da una perizia in 60 milioni di franchi. Noi dovremo deciderne il destino sulla base di due proposte interessan­ti». A Jelmini, che ha messo in evidenza come nessun tipo di trattativa sia stata avviata dal Municipio, è piaciuta anche la proposta del Team Lug, che «ha messo l’accento sul fatto di disporre di un’infrastrut­tura preposta al servizio pubblico che forse potrebbe essere integrata nelle idee dei due gruppi prescelti». Dopo la presentazi­one del messaggio toccherà come detto al legislativ­o dare il proprio benestare all’avvio delle trattative con le due cordate.

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