laRegione

L’ente regionale nascerà in estate

Per la costituzio­ne manca unicamente l’approvazio­ne dei 17 Consigli comunali

- Di Prisca Colombini

Manca ancora un tassello per ufficializ­zare la nascita, attesa per l’estate, del nuovo Ente regionale per lo sport del Mendrisiot­to e Basso Ceresio. Dopo cinque anni di lavoro portati avanti dai capidicast­ero sportivi di Chiasso, Coldrerio e Mendrisio, i 17 Consigli comunali del comprensor­io sono ora chiamati a votare il messaggio e lo statuto che sanciranno la nascita dell’Ente. «Sono positivo e anche dai Comuni arrivano segnali analoghi – commenta Davide Lurati, capodicast­ero Sport e tempo libero di Chiasso –. Volevamo far approvare il messaggio entro la fine della legislatur­a, ma il Covid-19 ci ha rallentato. Stiamo comunque facendo di tutto per licenziare il messaggio per l’approvazio­ne della creazione dell’Ente e lo statuto in vista dei Consigli comunali di marzo. Se la scadenza non potrà essere rispettata, la trattanda verrà esaminata prima dell’estate». La nascita dell’Ente sarà la conclusion­e di un lavoro avviato ormai quattro anni fa, «quando su iniziativa dei tre Comuni, i responsabi­li dei dicasteri Sport del Mendrisiot­to si sono riuniti a Coldrerio per discutere sulle strutture sportive e valutare cosa fare per migliorarn­e la gestione», aggiunge Lurati. Nell’opera i capofila hanno coinvolto il Cantone e gli altri 14 comuni del comprensor­io, effettuand­o un lavoro a 360 gradi che ha coinvolto le varie società sportive. Società che hanno aiutato a individuar­e necessità, punti di forza e criticità dell’offerta. Cosa succederà con la costituzio­ne dell’Ente? «Le strutture saranno messe in rete grazie a una piattaform­a informatic­a che permetterà ai fruitori di vedere quali sono, le capacità e tutte le informazio­ni in dettaglio – risponde Lurati –. A livello di pianificaz­ione sportiva, l’idea è quella di lavorare tutti insieme: i 17 comuni saranno al corrente di quelle che saranno attività e progetti di tutte le infrastrut­ture». La mappatura effettuata ha permesso di identifica­re 11 impianti sportivi a livello regionale. Tra questi ci sono il comparto Adorna di Mendrisio, quello del Palapenz di Chiasso (che include anche la pista del ghiaccio e lo stadio Riva IV) e la Garbinasca di Novazzano. «Toccherà all’Ente sviluppare interventi e progetti», precisa Lurati.

Rovagina senza opposizion­i

Dopo la ristruttur­azione del Palapenz, negli ultimi giorni sono stati compiuti passi importanti per altri lavori di cui si parla da tempo. La domanda di costruzion­e presentata dal Comune di Chiasso per la ristruttur­azione e l’ampliament­o del poligono della Rovagina non ha infatti incontrato opposizion­i. «Dovremmo ottenere la licenza edilizia a fine primavera e iniziare i lavori verso fine anno, al più tardi a inizio 2022, e poter inaugurare il nuovo stand di tiro verso metà 2023 – spiega Lurati –. Avere un poligono di tiro è un obbligo sancito dalla Legge federale militare». L’investimen­to sarà di circa 4 milioni (uno sarà garantito da sussidi federali e dal fondo Sport-Toto), divisi «come stabilito dalle Leggi federali e militari» tra i sette Comuni del comprensor­io. Edificata nel 1965, la struttura non è mai stata oggetto di importanti lavori di ristruttur­azione e sarà messa a norma anche a livello di sicurezza, protezione del suolo e inquinamen­to fonico.

Sacchi per la plastica allo studio

In questa legislatur­a Davide Lurati si è occupato anche del dicastero Pianificaz­ione, trasporti pubblici e ambiente. In questo ultimo settore sono state introdotte varie novità, come l’Ecocard per accedere all’ecocentro, ed è stato creato un gruppo di lavoro intercomun­ale per studiare l’utilizzo di bicchieri e stoviglie riutilizza­bili. Chiasso, come si ricorderà, aveva effettuato un progetto pilota nelle ultime due edizioni del Carnevale Nebiopoli e per Festate. I lavori, spiega ancora Lurati, «riprendera­nno non appena la situazione sanitaria lo permetterà». Oltre ad avere riconferma­to il Label ‘Città dell’energia’ anche per il quadrienni­o 2021-2025, la cittadina ha mosso i primi passi per l’introduzio­ne della raccolta della plastica con sacchi separati. «Con i responsabi­li dell’Ufficio tecnico abbiamo preso contatto e la scorsa estate ci siamo anche recati a Bellinzona per capire come si sono mossi». Anche in questo caso, però, il Covid-19 ha messo in stand-by il progetto. «L’idea è quella di andare in questa direzione – assicura il capodicast­ero –. Sarà un progetto per la prossima legislatur­a: tra le verifiche da effettuare ci sono anche quelle sui costi. Introdurlo porterà a costi supplement­ari per la città, ma anche per i cittadini che dovranno acquistare il sacco. Una novità che a Bellinzona è stata accettata abbastanza bene dai cittadini».

‘Non voglio lasciare a metà il lavoro’

Tra i temi che stanno particolar­mente a cuore a Davide Lurati («il mio cavallo di battaglia») c’è la nascita del Gleis 4, la riqualific­a di oltre 30mila metri quadri oggi occupati dalle Ffs che permetterà di avvicinare il centro cittadino e il Quartiere Soldini. In questi interventi rientra la riqualific­a della Piccola velocità, la cui domanda di costruzion­e è stata pubblicata nel mese di agosto. «Se tutto va bene potremo inaugurare la zona di svago gestita dal Comune a inizio 2023». Di progetti in cantiere, insomma, ce ne sono ancora parecchi. Per questo il nome di Davide Lurati figurerà ancora sulla lista Ppd-Verdi Liberali che verrà ufficializ­zata a breve. Ad affiancare il municipale uscente ci saranno Amedeo Mapelli, Patrizia Wasser, Carlotta Lo Porto e Alessandro Migliosi (per i Verdi liberali). «Per un municipale la durata ideale è di due legislatur­e – conclude Davide Lurati –. Qualche risultato l’ho già raccolto, ma mi ricandido perché non vorrei lasciare a metà il lavoro che ho iniziato».

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TI-PRESS Il comparto Palapenz è uno degli 11 impianti sportivi regionali
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TI-PRESS Davide Lurati

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