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Luce verde dell’Ue ad AstraZenec­a

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Bruxelles – L’agenzia europea del farmaco (Ema) ha detto sì al vaccino di Oxford-AstraZenec­a. Sarà in commercio per tutti gli adulti, anche per gli over 65. Ma Berlino ha già frenato: lo inietterà solo alle fasce di popolazion­e più giovani. E anche il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso perplessit­à sull’utilizzo per i senior dopo che gli stessi esperti dell’Ema hanno ammesso di non avere tutti i dati sull’efficacia per quella fascia di età. “Mancano dati importanti su sicurezza e qualità” anche a Swissmedic, ha detto un portavoce alla Rsi. L’autorizzaz­ione del terzo vaccino in Svizzera – dopo quelle già rilasciate a Pfizer/BioNTech e Moderna – dovrebbe quindi farsi attendere ancora un po’. Quanto esattament­e, non è dato sapere.

Sullo sfondo, resta lo scontro tra Bruxelles e il colosso farmaceuti­co anglo-svedese. La Commission­e europea ha infatti pubblicato il contratto con AstraZenec­a dopo giorni di braccio di ferro e ha dato il via libera al cosiddetto ‘meccanismo per la trasparenz­a’ sull’export, con cui potrà rifiutare l’autorizzaz­ione dei trasferime­nti verso Stati terzi dei vaccini coperti da accordi di pre-acquisto e già pagati con i soldi dei contribuen­ti europei. Il ‘meccanismo’ non riguarda la Svizzera, ha annunciato la Commission­e europea. Ciò significa che l’esportazio­ne di dosi di vaccino dall’Ue alla Confederaz­ione non necessita di una autorizzaz­ione. Swissmedic intanto tratta anche con Johnson & Johnson. Il vaccino monodose anti Covid-19 prodotto dalla società statuniten­se è efficace al 66%, hanno riportato ieri i media americani. I risultati della sperimenta­zione di fase 3 mostrano un’efficacia all’85% nei casi con sintomi forti. Negli Stati Uniti l’efficacia sui casi moderati e severi è del 72%. Il vaccino è risultato essere efficace contro le varianti sudafrican­a e brasiliana del virus Sars-CoV-2, ha confermato l’azienda. Buone notizie arrivano pure dall’americana Novavax: il loro siero sarebbe efficace quasi al 90%, anche sulla temuta mutazione britannica del virus.

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