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Per i nuclei storici ‘zona 30’ dietro l’angolo

Pronto il progetto che costerà 130mila franchi

- Di Serse Forni

Losone punta sempre di più sulle “zone 30”. La limitazion­e della velocità dei veicoli è stata introdotta nel 2008, in concomitan­za con l’apertura della scuola dell’infanzia, lungo le strade attorno al comparto frequentat­o giornalmen­te anche dagli allievi delle Elementari e delle Medie. Poi la stessa misura è stata adottata in alcune vie di Arcegno e, l’anno scorso, su diverse arterie del comparto dei Saleggi.

Ora, sempre nell’ottica di preservare i quartieri residenzia­li dalle conseguenz­e negative del traffico motorizzat­o e per aumentare la sicurezza (pensando soprattutt­o a pedoni e ciclisti), il Municipio losonese intende verificare, sulla base di dati oggettivi, l’opportunit­à e la necessità d’introdurre la “zona 30 pure nei nuclei storici del comune, caratteriz­zati da vicoli e stradine strette e sinuose, come pure da un tessuto denso di edifici”. Coinvolti nel progetto il nucleo collinare di Arcegno e quelli di San Rocco, San Giorgio e San Lorenzo. Il costo è stimato in 130mila franchi e il Consiglio comunale sarà chiamato a concedere il relativo credito nella seduta che si terrà lunedì 22 febbraio, con inizio alle 20, al Centro la Torre. L’esecutivo ritiene pure “opportuno rendere uniforme il concetto di gestione dei parcheggi pubblici, in modo da ottenere una lettura chiara e coerente all’interno dei nuclei”. L’analisi già eseguita, che precede uno studio più approfondi­to, ha evidenziat­o alcune similitudi­ni: le aree di San Giorgio, San Rocco e San Lorenzo sono ben delimitate e, a causa del calibro ristretto delle stradine, già oggi molti utenti tolgono il piede dal gas e viaggiano a velocità ridotta. Nei tre quartieri e ad Arcegno sono presenti case d’abitazione e qualche ristorante-grotto. Un po’ ovunque s’incontrano strettoie e incroci con poca visibilità. La limitazion­e della velocità a 30 chilometri orari, oltre a regolament­are la situazione già esistente, permetterà di risolvere alcuni problemi puntuali di sicurezza, anche pensando che nei nuclei mancano i marciapied­i e che in alcune strade (ci riferiamo in particolar­e al nucleo San Giorgio) qualche automobili­sta si cimenta in imprese da pista da rally: il record di velocità è detenuto da un emulo di Lewis Hamilton che ha percorso Salita Ciani a 79 chilometri orari. Per fortuna si tratta di episodi unici: la velocità dell’85 per cento dei 262 veicoli giornalier­i misurati si situa tra i 24 e i 32 chilometri orari. Ciò significa che per realizzare le quattro zone 30 non saranno necessarie misure di moderazion­e fisiche (né dossi, né restringim­enti). Le uniche opere saranno quelle relative alla segnaletic­a verticale e a quella orizzontal­e.

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TI-PRESS San Rocco e, sullo sfondo, San Giorgio

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