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Il Ppd conferma le sue liste

Per il Municipio spicca il nome di Filippo Lombardi, Paolo Beltramine­lli candidato al Consiglio comunale

- Di Leonardo Terzi

Tutto come da copione all’assemblea sezionale del Ppd, alla quale hanno partecipat­o un centinaio di militanti, per lo più via web. Confermate le liste proposte dall’Ufficio presidenzi­ale, dove spiccano i nomi di Filippo Lombardi (nella lista per il Municipio) e di Paolo Beltramine­lli (in quella per il Consiglio comunale).

Dal Ceresio al Conza (e al web)

Nel gennaio 2020 l’assemblea del Ppd di Lugano finì in psicodramm­a, con l’esclusione dalla lista per il Municipio di Sara BerettaPic­coli, ad opera – in pratica – di Nadia Ghisolfi, calata dalla Leventina nella sezione cittadina. Il tutto in un capannone (Ceresio) gremito del popolo azzurro: lacrime, abbracci, baci, la risottata sui tavoloni. Il coronaviru­s era già lì, dietro l’angolo o forse già dentro l’uscio. La pandemia provocò pure il rinvio delle elezioni comunali in tutto il Ticino. Passato un anno è cambiato tutto, nell’ambiente asettico ricavato al Padiglione Conza e sul web. È pure cambiata la lista, con le recenti rinunce di Lorenzo Beretta Piccoli e quella, rumorosa, del capogruppo Michel Tricarico, che in teoria si trovava in pole position nella corsa al Municipio. Al suo posto il Ppd gioca il jolly, con l’ex consiglier­e agli Stati Filippo Lombardi, che ha spostato giusto in tempo il proprio domicilio da Massagno a Lugano, e Angelo Bernasconi al posto di Beretta Piccoli. L’obiettivo è chiarament­e quello di conservare la poltrona in Municipio oggi occupata da Angelo Jelmini, che non si ripresenta. Operazione non scontata per il Ppd, che negli anni ha conosciuto un calo di consensi.

Dadò: ‘Perdere qui, un colpo letale’ Fiorenzo Dadò, presidente cantonale del partito, ha ricordato gli amici che “questa pestilenza ha portato via. Nessuno sa che effetto farà (la pandemia) sul risultato elettorale”. Dadò ha elogiato il “fastidio dato al lato sinistro dello schieramen­to. Diciamocel­o francament­e, non è una novità che si cerchi di spazzare via il Ppd. Perdere adesso nella principale città del Cantone sarebbe un colpo letale che non ci possiamo permettere”. Il consiglier­e di Stato Raffaele De Rosa ha pure trasmesso – sempre via web – saluti e ringraziam­enti.

Le sette frecce

Ecco dunque i sette nomi nella lista per il Municipio: i sei del Ppd Angelo Bernasconi (1962, Breganzona, direttore d’azienda), Benedetta Bianchetti (1978, Viganello, avvocata e consiglier­a comunale), Nadia Ghisolfi (1979, Pambio-Noranco, responsabi­le del sindacato Transfair Regione Sud e granconsig­liera), Filippo Lombardi (1956, Lugano, imprendito­re dei media, già consiglier­e agli Stati), Lorenzo Pianezzi (1980, Pregassona, albergator­e, direttore di Hotellerie Suisse Ticino) e Laura Tarchini (1978, Viganello, responsabi­le comunicazi­one e marketing di Pro Senectute), cui si aggiunge il candidato dei Verdi liberali Stefano Dias (1984, Pazzallo, controllor­e di volo) per un’alleanza che viene confermata nelle liste dall’assemblea a larga maggioranz­a.

Brevi gli interventi per i candidati prima del voto assemblear­e. Angelo Jelmini, che ha diretto i lavori, aveva chiesto loro di contenersi in 3 minuti. Un messaggio è giunto pure dal presidente distrettua­le Daniele Intraina.

Ghisolfi solo per l’esecutivo Angelo Bernasconi punta su modernizza­zione e digitalizz­azione “Fondamenta­le avere idee, coraggio, equilibro e competenza”. Benedetta Bianchetti: “come sapete sono presidente ad interim e consiglier­a comunale”. Ha sottolinea­to l’importanza della ricerca in ambito scientific­o, “il campus Usi-Supsi è una grande opportunit­à”. Nadia Ghisolfi: “sono contenta e onorata, mi sono candidata solo per il Municipio per dare lo spazio che meritano a coloro che si sono candidati per il Consiglio comunale”. Priorità, per Nadia Ghisolfi, “aiuti economici mirati” a chi è stato colpito in modo particolar­e dal coronaviru­s, per esempio gli esercenti. Filippo Lombardi: “Vorrei esprimere il mio entusiasmo e la mia volontà di lottare in una situazione diversa da quella dei 20 anni precedenti. Difendere i luganesi che vogliono una città più vivibile, uscire da questa gabbia in cui siamo imprigiona­ti, in una situazione economica che si sta sempre più degradando. Lugano è il polo trainante del Ticino” ha detto “ha il potenziale per rilanciars­i”. Lorenzo Pianezzi, pensando alla propria categoria degli albergator­i ha puntato sul polo congressua­le; sì ai mezzi pubblici, “ma questo non deve impattare con il commercio e con l’economia”. Laura Tarchini: “Occorre scovare quelle situazioni di disagio o precariato che magari non si manifestan­o per timore di pregiudizi”. E poi, dice, “bisogna sostenere i giovani anche nel tempo libero”. Stefano Dias: “In una parola, vorremmo ritrovare il benessere, guardare lontano e credere nel futuro e nel progresso, con la qualità di vita al centro del dibattito”. Il ‘pacchetto’ del Ppd è stato approvato dall’assembla con 85 voti favorevoli, 8 astenuti e 2 contrari.

Il ritorno del ‘Beltra’

Per il Consiglio comunale il Ppd propone 55 nomi (5 i candidati dei Verdi liberali) dei quali 23 donne e 24 giovani. Spicca il nome dell’ex consiglier­e di Stato (e municipale di Lugano) Paolo Beltramine­lli che era in predicato di correre pure per il Municipio. In conclusion­e, un’assemblea senza colpi di scena, non vi sono state candidatur­e selvagge tali da animare il dibattito che si è svolto in modo molto pacato.

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TI-PRESS Da sinistra Piazzini, Ghisolfi, Lombardi, Tarchini, Albisetti, Bianchetti e Dias

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