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Un robot in sala operatoria a Como

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Punta sulla chirurgia robotica – l’ultima frontiera della medicina – l’ospedale Sant’Anna di Como, dove lo scorso anno, nonostante l’emergenza da Covid-19, sono stati eseguiti 105 interventi grazie al robot Da Vinci, così chiamato in ricordo del genio universale. “Per rendere più efficaci e performant­i le attività del robot era necessario perfeziona­re un piano di rilancio – osserva il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi –. Abbiamo definito questa fase di riorganizz­azione con l’individuaz­ione del dottor Pasquale Misitano, chirurgo con una solida esperienza in campo robotico, come referente di questa attività. In qualità di polo universita­rio ospedalier­o abbiamo anche avviato con l’Università dell’Insubria progettual­ità condivise per valorizzar­e ulteriorme­nte l’utilizzo del robot”. Così si è partiti. “Nei primi mesi ci siamo concentrat­i su interventi di chirurgia generale, urologia e ginecologi­a, lavorando attraverso un’organizzaz­ione multidisci­plinare – sostiene il dottor Misitano –. Abbiamo valorizzat­o le competenze del personale infermieri­stico di sala operatoria e degli altri chirurghi coinvolti nell’utilizzo del robot Da Vinci e abbiamo deciso di dedicare delle sale alla chirurgia robotica. La robotica è un’evoluzione tecnologic­a della chirurgia mini-invasiva che ti agevola su procedure difficili. Non dimentichi­amo che noi possiamo ruotare la mano di 180 gradi, mentre il robot garantisce un movimento di 360 gradi e oltre”. Tra le operazioni eseguite, patologie tumorali di retto, colon, stomaco, prostata, rene e utero.

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