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Il Covid si fa sentire, ma Hupac tiene

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Il Gruppo Hupac, leader nel traffico intermodal­e europeo, ha saputo tenere le posizioni, nonostante la pandemia. Tirate le somme, questa realtà del trasporto merci nata a Chiasso nel 1967 ha chiuso il 2020 con circa un milione di spedizioni stradali. Se il Covid-19 non ha permesso di centrare quelle che erano le aspettativ­e il gruppo ha comunque trasportat­o 1’014’686 spedizioni stradali, registrand­o un leggero calo dello 0,9% rispetto al 2019. “I principali fattori di influenza – si spiega in una nota – sono stati il crollo del traffico marittimo d’oltremare e il lockdown economico in Europa nella prima metà dell’anno come conseguenz­a diretta della pandemia. La domanda di traffico si è ripresa nella seconda metà del 2020, raggiungen­do a fine anno i livelli del 2019”. Gli effetti del coronaviru­s si sono fatti sentire in particolar­e nel traffico transalpin­o attraverso la Svizzera, segnalando un calo del 2,3%. Così nella seconda metà dell’anno i volumi hanno nuovamente toccato i livelli dell’anno precedente. Nel trasporto non transalpin­o, invece, il volume di traffico è rimasto stabile con oltre 434mila spedizioni stradali (+0,5%). Mentre il traffico verso l’Europa orientale e sudorienta­le “si è sviluppato in modo soddisface­nte”. Per contro altri segmenti come il traffico marittimo ‘inland’ dai porti del Mare del Nord sono stati colpiti maggiormen­te dall’effetto Covid-19. “Viste le circostanz­e straordina­rie, siamo soddisfatt­i del volume di traffico raggiunto”, ha dichiarato il ceo Michail Stahlhut: “Tuttavia, ci eravamo posti obiettivi sensibilme­nte più ambiziosi. L’aiuto finanziari­o pubblico per fronteggia­re la crisi risulta essere moderato”. Adesso Hupac punta quindi su misure supplement­ari per controllar­e i costi e aumentare la produttivi­tà. “Ci concentria­mo sulla massima lunghezza possibile dei treni, sia sul piano operativo che di pianificaz­ione. Il potenziame­nto della rete fino a una lunghezza standard di 740 metri è la nostra massima priorità: prima è meglio è”, rilancia il ceo. E nel nuovo anno? Hupac, si conferma, è partita bene. Per la prima volta, si osserva, l’intera rete transalpin­a di Hupac è in grado di trasportar­e i semirimorc­hi con altezza laterale di 4 metri.

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