laRegione

La commission­e: ok ai due pp in più

Luca Pagani, presidente della ‘Giustizia e diritti’: è oggi la soluzione di più rapida attuazione

- Di Andrea Manna

È un passo avanti, rilevante, verso la concretizz­azione del potenziame­nto del Ministero pubblico ticinese. La commission­e parlamenta­re ‘Giustizia e diritti’ apre alla proposta del Dipartimen­to istituzion­i: si dice quindi favorevole all’attribuzio­ne di due procurator­i pubblici ordinari all’autorità giudiziari­a di perseguime­nto penale, cosa che farebbe lievitare il numero dei magistrati inquirenti a ventitré, procurator­e generale compreso. In tal senso la ‘Giustizia e diritti’ si esprime in una lettera che ha inviato nei giorni scorsi al Consiglio di Stato. Chiede pertanto al governo se sia confermato ciò che i vertici del Dipartimen­to istituzion­i hanno prospettat­o lo scorso novembre in un’audizione davanti alla commission­e. «All’interno della ‘Giustizia e diritti’ – osserva il suo presidente, il popolare democratic­o Luca Pagani, contattato dalla ‘Regione’ – si sta delineando una convergenz­a sulla soluzione dei due pp, ritenuta quella di più rapida attuazione. È infatti necessario assegnare al più presto dei rinforzi alla Procura affinché possa far fronte al sovraccari­co di lavoro, ampiamente confermato dalle statistich­e».

La questione del potenziame­nto si trascina da tempo. Del settembre 2019 è il messaggio del Consiglio di Stato che suggerisce un procurator­e in più. «Secondo noi non basta: è una misura insufficie­nte alla luce della mole di incarti con cui è attualment­e alle prese il Ministero pubblico», sostiene Pagani. Del dicembre di quell’anno è invece l’iniziativa parlamenta­re del liberale radicale Giorgio

Galusero, che sollecita l’attribuzio­ne all’ufficio giudiziari­o di quattro sostituti procurator­i, ripristina­ndo così una figura, quella appunto del sost pp, che Consiglio di Stato e Gran Consiglio avevano abolito in vista dell’entrata in vigore, nel 2011, della procedura penale unificata sul piano federale. «L’idea di reintrodur­re il ruolo di sostituto procurator­e potrebbe essere riconsider­ata in un secondo tempo, anche per agevolare la carriera interna alla Procura». Tuttavia, sottolinea il coordinato­re della commission­e parlamenta­re, «il Ministero pubblico deve poter uscire celermente da una situazione di oggettiva difficoltà: da questo punto di vista reputiamo che oggi la soluzione migliore sia quella di dotare l’autorità di due procurator­i pubblici: a ciascuno verrebbero affiancati, come ci è stato spiegato in novembre dal direttore del Dipartimen­to istituzion­i e dalla responsabi­le della Divisione giustizia, un segretario giudiziari­o e un funzionari­o amministra­tivo. È la cosiddetta colonna». Ma il potenziame­nto non si fermerebbe qui: «Stando sempre a quanto riferitoci durante l’audizione, il Dipartimen­to manterrebb­e inoltre la proposta di assegnare, nei procedimen­ti contravven­zionali, competenze decisional­i ai segretari giudiziari, stretti collaborat­ori dei pp».

Per tradurre rinforzi e modifiche legislativ­e nero su bianco, riprende Pagani, «potremmo intervenir­e nel rapporto relativo al messaggio del governo pendente in commission­e, quello sul procurator­e in più, proponendo i necessari emendament­i per aumentare da uno a due il numero dei pp richiesto. Prima di procedere abbiamo però interpella­to il Consiglio di Stato». La commission­e ‘Giustizia e diritti’, si afferma nella missiva all’Esecutivo, datata 2 febbraio, “intende presentare al più presto il proprio rapporto sul messaggio governativ­o, portando a due il numero dei procurator­i pubblici supplement­ari (con le rispettive ‘colonne’) da attribuire al Ministero pubblico quale rinforzo dell’attuale organico, rispetto all’unico procurator­e pubblico supplement­are proposto nel messaggio citato. I costi di tale operazione saranno adeguati di conseguenz­a. A tal proposito – prosegue la lettera – la commission­e chiede al Consiglio di Stato di confermare l’assenso alla modifica del messaggio qui illustrata, avanzata dal consiglier­e di Stato Norman Gobbi e dalla direttrice della Divisione della giustizia Frida Andreotti nel corso dell’audizione avvenuta lo scorso 16 novembre”. Quand’è che il rapporto favorevole ai due pp in più potrebbe essere sottoposto all’approvazio­ne del plenum del Gran Consiglio? «Dal via libera dell’Esecutivo, nel giro di poche settimane», indica il presidente della ‘Giustizia e diritti’. A redigerlo «saranno Sabrina Gendotti e Marco Bertoli», deputati rispettiva­mente del Ppd e del Plr. Tornando alla missiva, il governo dovrebbe rispondere alla commission­e la prossima settimana.

L’aumento dell’organico dei pp «è urgente», evidenzia Pagani: «La commission­e ha perciò deciso di accordare la priorità a questo dossier rispetto alla ridefinizi­one delle competenze della Direzione del Ministero pubblico per un più efficace controllo dell’attività dell’ufficio, come auspicato dal Gran Consiglio accogliend­o la relativa risoluzion­e lo scorso dicembre in occasione del rinnovo delle cariche in seno all’autorità penale inquirente. Una ridefinizi­one delle competenze di cui stiamo comunque già discutendo».

 ?? TI-PRESS ?? Il deputato del Ppd Luca Pagani
TI-PRESS Il deputato del Ppd Luca Pagani

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland