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‘Nel 2015 Lumino ha fatto la scelta giusta’

Lascia la politica comunale dopo 17 anni. Intervista al sindaco Curzio De Gottardi.

- di Giacomo Rizza

Insieme ai colleghi di Quinto, Airolo e Faido, Curzio De Gottardi (Plr) è uno dei sindaci di lunga data che si appresta a lasciare la politica comunale. Abbiamo raccolto le sue riflession­i a proposito del periodo trascorso a capo del Municipio e delle sfide future di Lumino.

Signor De Gottardi, dopo 17 anni di Municipio, dei quali 16 nella funzione di sindaco, ha deciso di non ripresenta­rsi alle elezioni comunali del prossimo 18 aprile. Quale bilancio può stilare dei tanti anni trascorsi alla guida dell’esecutivo?

Sono molto contento di quanto siamo riusciti a concretizz­are. Dico siamo perché in un Comune come il nostro si riesce a essere efficienti e concreti solo se si lavora in squadra. Ho avuto la fortuna di collaborar­e con colleghe e colleghi competenti e molto motivati oltre che con una squadra di cancelleri­a di prim’ordine. Ci siamo impegnati molto per la qualità dei servizi pubblici e abbiamo investito in importanti progetti infrastrut­turali, pur riuscendo a migliorare la situazione finanziari­a riducendo il debito pubblico e abbassando il moltiplica­tore d’imposta. Lo abbiamo fatto applicando una politica di sviluppo sostenibil­e, cosa non semplice per un ente locale come il nostro. La popolazion­e è costanteme­nte aumentata e gli insediamen­ti si sono intensific­ati. Lumino ha però mantenuto le sue caratteris­tiche di comune con una densa vita di paese, caratteriz­zata da enti molto attivi come il Patriziato, la Parrocchia e l’Istituto scolastico, ma anche da numerose società sportive e culturali.

Quali i progetti realizzati che più le hanno dato soddisfazi­one? Quali i rimpianti?

Le soddisfazi­oni sono tante: siamo riusciti a costruire la nuova scuola, a lanciare il progetto di valorizzaz­ione del centro del paese e a realizzare altre opere come il sagrato dell’incantevol­e chiesetta di Bertè. Si è investito molto nell’ammodernam­ento delle canalizzaz­ioni, nella rete di distribuzi­one dell’acqua potabile, abbiamo sistemato i posteggi e favorito mobilità lenta e trasporto pubblico, nonché migliorato il doposcuola e i servizi sociali. Siamo stati innovativi ottenendo il primo label Gold della Città dell’energia in Ticino. Qualche rammarico c’è. Nonostante alcuni interventi pianificat­ori puntuali, abbiamo faticato a contenere l’euforia degli investimen­ti nelle costruzion­i che in alcuni casi ha portato insediamen­ti poco armoniosi nel nostro tessuto urbano. Abbiamo inoltre faticato, anche se ora siamo vicini al traguardo, a lanciare la revisione totale del Piano regolatore.

Quali le sfide più importanti del futuro?

A corto e medio temine bisogna affrontare gli effetti dell’emergenza sanitaria. Come detto abbiamo investito molto, in chiave quasi anticiclic­a, ma è chiaro che la crisi avrà un impatto negativo sul gettito e causerà un aumento dei costi a sostegno delle persone e dell’economia in difficoltà. Questo porterà a un peggiorame­nto della situazione finanziari­a. Il “nuovo” Municipio dovrà quindi prestare particolar­e attenzione all’evoluzione delle finanze e rivedere le priorità. La struttura del debito dovrà anche essere equilibrat­a allo scopo di sfruttare a breve i tassi d’interesse che sono vicini allo zero o anche negativi, ma dovrà anche assicurars­i contro un loro probabile rialzo a lungo termine. Inoltre, andranno trovate vie per rafforzare le entrate del Comune con strategie per favorire la crescita del gettito d’imposta, ma anche altre fonti d’entrata. Insomma, le sfide non mancherann­o.

Nel 2015 la cittadinan­za di Lumino aveva deciso di non aggregarsi alla nuova Bellinzona. Il Municipio si era schierato per il no, inviando un volantino a tutti fuochi che evidenziav­a la serie di aspetti ritenuti critici: perdita d’identità, diminuzion­e dei servizi, distacco tra cittadino e autorità politiche, timori legati al futuro Piano regolatore o alla garanzia degli investimen­ti. È oggi ancora convinto che gli svantaggi dell’aggregazio­ne superino i vantaggi?

Il dibattito sull’aggregazio­ne è stato molto acceso e passionale. L’ho vissuto con intensità e le decisioni sono state difficili. Io sono ancora convinto che Lumino abbia fatto la scelta giusta. Detto questo è chiaro che siamo molto legati alla Città e all’agglomerat­o di Bellinzona, e quindi si collabora il più possibile per contribuir­e allo sviluppo dell’intera regione. E qui colgo l’occasione per ringraziar­e la Città. Infatti, nonostante la decisione di non aggregarsi, il Municipio di Bellinzona ha collaborat­o e collabora molto per trovare soluzioni equilibrat­e. Penso ad esempio alla convenzion­e per la polizia comunale o per la ripartizio­ne degli utili dell’Amb. Anche con il Comune di Arbedo-Castione abbiamo una cooperazio­ne intensa e costruttiv­a. Il progetto pilota per la creazione dell’operatore sociale è solo l’esempio più recente. Credo che per il momento le attuali modalità di lavoro siano ideali. Insomma, possiamo mantenere una certa indipenden­za solo collaboran­do. Anche con i Comuni della Mesolcina abbiamo un buon rapporto, soprattutt­o con San Vittore che è confinante. I Municipi si incontrano regolarmen­te per discutere temi e possibili progetti intercomun­ali, come ad esempio quello della “terrazza sul Bellinzone­se”. Da rilevare anche la collaboraz­ione per la realizzazi­one della pista ciclopedon­ale sulla tratta dell’ex ferrovia retica Bellinzona-Mesocco.

Qual è la speranza di vita di Lumino?

È chiaro che l’evoluzione della situazione finanziari­a è centrale per il futuro di Lumino come Comune indipenden­te. Come dicevo prima il Comune dovrà essere molto intraprend­ente, trovare soluzioni per aumentare le entrate e lavorare molto sulle priorità. Poi dipenderà anche dall’evoluzione del contributo di livellamen­to e dalle uscite “non controllab­ili”, per le quali è difficile fare una previsione. Insomma, una bella sfida.

Il 18 aprile il Plr dovrà difendersi dal tentativo del Ppd di acciuffare il seggio più ambito dell’esecutivo. Senza Curzio De Gottardi sarà difficile confermare due municipali e il sindacato?

I nostri avversari politici hanno lavorato bene soprattutt­o nell’ultimo quadrienni­o, in particolar­e dal punto di vista della comunicazi­one. Nel tempo la sezione Plr di Lumino si era un po’ assopita, forse per il lungo periodo di maggioranz­a assoluta e per la convinzion­e che l’intenso lavoro fosse sufficient­e per mantenere o rafforzare il consenso al partito. Non è così o non è più così. La comunicazi­one è anche decisiva e i partiti devono essere piu dinamici anche da questo punto di vista. La sezione ha quindi reagito, è stata stimolata (e in questo senso ben venga la concorrenz­a). Ha realizzato importanti cambiament­i, si è ringiovani­ta, ha ricreato una squadra forte, determinat­a ed entusiasta. Penso ad esempio ad Alessandro Spano, già presidente dei giovani Plr ticinesi, capogruppo a Locarno e candidato al Nazionale. Un esempio di giovane che ha dato una svegliata alla Sezione ed è pronto a “difendere” il sindacato. C’è quindi una squadra competente e motivata, un programma elettorale chiaro e concreto. Sono convinto che riusciremo a rafforzare le nostre posizioni.

 ?? ARCHIVIO TI-PRESS ?? In alto il primo scatto da sindaco. Al centro i primi compagni di Municipio nel 2004. In basso la consegna del primo label Gold Città dell'Energia in Ticino
ARCHIVIO TI-PRESS In alto il primo scatto da sindaco. Al centro i primi compagni di Municipio nel 2004. In basso la consegna del primo label Gold Città dell'Energia in Ticino

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