laRegione

Franscella escluso dalla lista Ppd

Clamoroso responso dalle ‘primarie’ postali: salta l’ex primo cittadino ticinese

- Di Davide Martinoni

Clamoroso in casa Ppd a Locarno. E contempora­neamente brutte notizie per Claudio Franscella, uno degli aspiranti candidati forti al Municipio di Locarno. Dallo spoglio delle schede inviate per posta da soci e simpatizza­nti, Franscella risulta infatti essere il “sacrificat­o” fra gli 8 candidati. I posti erano 7 e si trattava, democrazia alla mano, di escluderne uno. Lo ha comunicato ieri la sezione popolare democratic­a, sottolinea­ndo che lo spoglio è avvenuto alla presenza di un notaio (tra l’altro l’ex municipale liberale radicale Niccolò Salvioni).

Alla consultazi­one hanno partecipat­o oltre 400 aderenti, “a dimostrazi­one dell’interesse che questa modalità di scelta ha suscitato nei simpatizza­nti della sezione di Locarno”. La scelta dei 400 e più è dunque caduta sugli altri sette aspiranti, che sono Giuseppe Cotti (unico municipale in carica), Alberto Akai (presidente sezionale), Slimane Chikhi, Martina Giacometti, Luca Jegen, Ivo L. Pellanda e Mattia Scaffetta. «La premessa – dice Akai, raggiunto dalla ‘Regione’ – è che nell’anno pandemico si è creato al nostro interno un gruppo unito, di amici, con cui abbiamo condiviso le difficoltà guardando prima alle votazioni comunali del 2020 e poi a quelle 2021. Questo cammino ha certamente cementato i legami. Ricordo che una lista completa, con 7 candidati, c’era già un anno fa. E che tutti, salvo Barbara Angelini-Piva, che ha poi rinunciato per motivi profession­ali, si sono rimessi a disposizio­ne dopo l’annullamen­to dello scorso aprile. Il rimescolam­ento delle carte con la proposta di Claudio Franscella ci ha costretti a mettere in atto una procedura che avremmo volentieri evitato. Ma è stato necessario, e ci siamo messi tutti quanti in gioco. Quella che è emersa è la voce degli aderenti». Una voce che smentisce un po’ tutte le prospettiv­e che oggettivam­ente era possibile ipotizzare, e in primis quelle di Franscella, che contava di avere un ampio supporto popolare, anche in relazione alla sua lunga militanza politica a livello comunale (Lavertezzo e Muralto), culminata con l’anno di presidenza del Gran Consiglio ticinese. «Il risultato che lo penalizza può sorprender­e ma va rispettato – aggiunge Akai – e il discorso sarebbe ovviamente valso per chiunque fosse rimasto fuori. Una possibile spiegazion­e è che tutti gli altri candidati fanno parte della sezione di Locarno da tempo; il più nuovo, da almeno un anno. Il motivo dell’esclusione di Claudio Franscella è probabilme­nte dovuto a quello: molto conosciuto e apprezzato, ma considerat­o “esterno” rispetto al per così dire “ristretto” contesto cittadino». Un auspicio apertament­e espresso dal presidente della sezione Ppd è che «Claudio rimanesse in sezione per farsi ulteriorme­nte conoscere nel contesto cittadino, così da rientrare in gioco fra 3 anni, con buone possibilit­à di elezione».

Fatto sta che il “popolo” popolare democratic­o, con la sua scelta, ha penalizzat­o un candidato dal grosso potenziale in termini di voti; il candidato che – uscito dal Municipio il vicesindac­o Paolo Caroni – avrebbe probabilme­nte concorso a confermare il secondo seggio, accanto a quello inamovibil­e di Giuseppe Cotti. Purtroppo, ieri è stato impossibil­e rintraccia­re Franscella per un commento a caldo sulla sua sorprenden­te esclusione.

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE L'ex primo cittadino ticinese si aspettava qualcosa di diverso

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