Franscella escluso dalla lista Ppd
Clamoroso responso dalle ‘primarie’ postali: salta l’ex primo cittadino ticinese
Clamoroso in casa Ppd a Locarno. E contemporaneamente brutte notizie per Claudio Franscella, uno degli aspiranti candidati forti al Municipio di Locarno. Dallo spoglio delle schede inviate per posta da soci e simpatizzanti, Franscella risulta infatti essere il “sacrificato” fra gli 8 candidati. I posti erano 7 e si trattava, democrazia alla mano, di escluderne uno. Lo ha comunicato ieri la sezione popolare democratica, sottolineando che lo spoglio è avvenuto alla presenza di un notaio (tra l’altro l’ex municipale liberale radicale Niccolò Salvioni).
Alla consultazione hanno partecipato oltre 400 aderenti, “a dimostrazione dell’interesse che questa modalità di scelta ha suscitato nei simpatizzanti della sezione di Locarno”. La scelta dei 400 e più è dunque caduta sugli altri sette aspiranti, che sono Giuseppe Cotti (unico municipale in carica), Alberto Akai (presidente sezionale), Slimane Chikhi, Martina Giacometti, Luca Jegen, Ivo L. Pellanda e Mattia Scaffetta. «La premessa – dice Akai, raggiunto dalla ‘Regione’ – è che nell’anno pandemico si è creato al nostro interno un gruppo unito, di amici, con cui abbiamo condiviso le difficoltà guardando prima alle votazioni comunali del 2020 e poi a quelle 2021. Questo cammino ha certamente cementato i legami. Ricordo che una lista completa, con 7 candidati, c’era già un anno fa. E che tutti, salvo Barbara Angelini-Piva, che ha poi rinunciato per motivi professionali, si sono rimessi a disposizione dopo l’annullamento dello scorso aprile. Il rimescolamento delle carte con la proposta di Claudio Franscella ci ha costretti a mettere in atto una procedura che avremmo volentieri evitato. Ma è stato necessario, e ci siamo messi tutti quanti in gioco. Quella che è emersa è la voce degli aderenti». Una voce che smentisce un po’ tutte le prospettive che oggettivamente era possibile ipotizzare, e in primis quelle di Franscella, che contava di avere un ampio supporto popolare, anche in relazione alla sua lunga militanza politica a livello comunale (Lavertezzo e Muralto), culminata con l’anno di presidenza del Gran Consiglio ticinese. «Il risultato che lo penalizza può sorprendere ma va rispettato – aggiunge Akai – e il discorso sarebbe ovviamente valso per chiunque fosse rimasto fuori. Una possibile spiegazione è che tutti gli altri candidati fanno parte della sezione di Locarno da tempo; il più nuovo, da almeno un anno. Il motivo dell’esclusione di Claudio Franscella è probabilmente dovuto a quello: molto conosciuto e apprezzato, ma considerato “esterno” rispetto al per così dire “ristretto” contesto cittadino». Un auspicio apertamente espresso dal presidente della sezione Ppd è che «Claudio rimanesse in sezione per farsi ulteriormente conoscere nel contesto cittadino, così da rientrare in gioco fra 3 anni, con buone possibilità di elezione».
Fatto sta che il “popolo” popolare democratico, con la sua scelta, ha penalizzato un candidato dal grosso potenziale in termini di voti; il candidato che – uscito dal Municipio il vicesindaco Paolo Caroni – avrebbe probabilmente concorso a confermare il secondo seggio, accanto a quello inamovibile di Giuseppe Cotti. Purtroppo, ieri è stato impossibile rintracciare Franscella per un commento a caldo sulla sua sorprendente esclusione.