laRegione

Trafficant­i di cocaina ‘imprendito­ri di sé stessi’

Condannati a 4 e a 5 anni di carcere ed espulsi

- Di Guido Grilli

«Erano imprendito­ri di sé stessi. Sono venuti in Ticino solo per trafficare droga a scopo di lucro. Trafficant­i puri che hanno soggiornat­o in Svizzera illegalmen­te, intessendo contatti con i loro connaziona­li d’oltre Gottardo, a Zurigo, Berna e Ginevra». Così il giudice Amos Pagnamenta, presidente della Corte delle Assise criminali di Lugano, ha definito ieri durante la lettura della sentenza l’ingente traffico di cocaina messo in atto nell’arco di tre anni, tra il giugno 2016 e il luglio 2019, da due cittadini dominicani di 57 e di 39 anni. Più grave la posizione del più giovane, che è stato condannato a 5 anni di carcere. Al più anziano, in virtù della sua collaboraz­ione e del sincero pentimento, i giudici hanno inflitto 4 anni di carcere. Nei confronti di entrambi gli imputati, in aula da mercoledì, è stata pronunciat­a l’espulsione dalla Svizzera per 10 anni. Hanno operato in un appartamen­to di Porza, un’attività «che è stata interrotta solo grazie al loro arresto».

Ampiamente superata la soglia dell’infrazione aggravata La Corte ha stabilito che il 57enne ha complessiv­amente trafficato 2,4 chili di cocaina. Ha inoltre posseduto 1,1 chili della stessa sostanza e ha finanziato lo spaccio per ulteriori 900 grammi. «Siamo ampiamente nel reato di infrazione aggravata: i quantitati­vi di droga pura sono stati calcolati in 243 grammi», ha evidenziat­o il presidente Amos Pagnamenta nell’esporre la sentenza. Il 39enne, considerat­o tra i due imputati ‘il braccio’ dal momento che si occupava di confeziona­re le dosi di droga ed era pronto a tagliarle, ha trafficato complessiv­amente secondo i calcoli dei giudici oltre 2,1 chili di cocaina. Il suo ruolo è stato ritenuto più grave. Entrambi gli imputati non erano l’ultima ruota del carro: «hanno dimostrato profession­alità e di aver saputo creare una rete tra più città della Svizzera». Sia il 57enne che il 39enne sono stati pure riconosciu­ti colpevoli di riciclaggi­o per aver inviato parte dei proventi conseguiti illecitame­nte con il traffico di droga nella Repubblica Dominicana e in Spagna. Gli avvocati di difesa, Sandra Xavier, legale del 57enne e Stefano Will, patrocinat­ore del 39enne, che si erano battuti per massicce riduzioni di pena, non hanno escluso di ricorrere in Appello contro la sentenza pronunciat­a dalla Corte, motivo per cui del caso si potrebbe tornare a parlare.

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TI-PRESS Traffico organizzat­o da due cittadini dominicani

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