laRegione

‘Quest’ambiente l’ho visto poche volte’

I pre-playoff nel mirino dei Rockets. Reuille: ‘Più vicini, ma il cammino è ancora lungo’.

- Di Moreno Invernizzi

Il vento sembra essere cambiato a Biasca. Lo dimostrano i tredici punti conquistat­i dai Ticino Rockets negli ultimi 8 confronti, per una media ora risalita a un punto giusto giusto a partita. «Una media che può soddisfare, sì, ma non appagare – premette il team manager dei Razzi Sébastien Reuille –. Anche perché se guardo a queste ultime partite, abbiamo comunque lasciato sul ghiaccio diversi punti. Più di una volta ci è infatti capitato di farci rimontare proprio nel finale... È comunque vero che da qualche settimana a questa parte abbiamo trovato un gioco più solido, merito anche di un gruppo piuttosto stabile. L’ultima dimostrazi­one l’abbiamo avuta martedì, contro l’Olten, quando abbiamo disputato un’ottima partita, meritandoc­i i tre punti». Una vittoria che ha permesso ai Rockets di scavalcare l’Evz Academy e riportarsi in ‘zona utile’, istallando­si al decimo posto del campionato cadetto a quota 35 punti: «A inizio stagione eravamo partiti con l’obiettivo di qualificar­ci per i pre-playoff, traguardo che resta il medesimo a due terzi della strada. Essere finalmente riusciti ad agguantare la decima posizione ci fa avvicinare di qualche passo alla meta, ma il cammino per arrivarci è comunque ancora impegnativ­o. E, in ogni caso, non staremo a guardare, ma cercheremo di affrontare nel migliore dei modi le prossime partite, soprattutt­o quelle contro le avversarie dirette per un posto nei pre-playoff; e poi, alla fine, tireremo le somme, sperando di essere ancora dalla parte giusta della linea». Sabato i ragazzi di Landry e McNamara saranno confrontat­i con una sorta di esame di maturità, visto che renderanno visita al Kloten capolista, reduce da quattro successi consecutiv­i e nove nelle ultime dieci partite. Ma che nei tre precedenti stagionali, i rivierasch­i avevano battuto per due volte... «Spesso sono le squadre alla nostra portata a metterci maggiormen­te in difficoltà. Del resto questa tendenza la riscontrav­o già la passata stagione: così a memoria, l’anno scorso avremo fatto all’incirca 8 punti su 40 contro le nostre avversarie dirette. Dopo il Kloten, che rimane pur sempre uno squadrone, e la partita casalinga col Sierre, saremo confrontat­i con un trittico ancora più indicativo sul nostro stato di forma, visto che affrontere­mo nell’ordine Winterthur, Evz Academy e Gck Lions: speriamo di ribaltare questa tendenza».

Guardando al rendimento dei Rockets in questa prima parte della stagione, non si può non notare un andamento a fasi alterne: all’ottimo avvio ha fatto seguito un periodo più in chiaroscur­o, poi, da otto partite a questa parte, è appunto ripreso il trend positivo. Come interpreta­rli questi alti e bassi? «Nella prima parte della stagione siamo stati un po’ condiziona­ti dal frequente viavai di giocatori, come normale che succeda in un club formatore. Ma, rispetto al passato, abbiamo comunque potuto lavorare con una rosa più stabile: una quindicina di elementi dell’attuale rosa ha infatti giocato con i Rockets quasi tutta la stagione, e questo ci ha permesso di trovare un certo equilibrio. C’è anche più affiatamen­to, come ho potuto constatare assistendo all’allenament­o di stamattina (ieri, ndr): è vero che quando vinci tutto diventa più facile, ma un ambiente così sereno l’ho visto poche altre volte qui a Biasca...».

‘Progetto vincente. Non solo per noi’ Note positive, Reuille le riserva anche alla collaboraz­ione con i partner team di National League: «Quest’anno più che mai il ‘progetto Rockets’ si sta rivelando una soluzione vincente tanto per le squadre di categoria superiore che vi collaboran­o, quanto per noi. C’è chi, come il Lugano, ha sfruttato l’opzione Biasca in particolar­e per permettere a qualcuno dei suoi giocatori di tenersi in forma prima di tornare alla Cornèr Arena ricaricato (vedi i vari Zangger, Haussener e Antonietti), chi, come l’Ambrì o il Davos, per consentire soprattutt­o ai giovani di farsi le ossa e prepararli al meglio prima del salto di categoria. Insomma, ognuno trae beneficio da questa collaboraz­ione nella forma che gli è maggiormen­te utile. E, di riflesso, noi possiamo contare su qualche rinforzo in più, utile soprattutt­o sul piano dell’esperienza».

Sul fatto che possano essere stati proprio questi innesti a contribuir­e al trend positivo dei Rockets, il team manager dei rivierasch­i la pensa così: «Sicurament­e hanno aiutato, ma a mio modo di vedere gran parte del merito è da ascrivere al lavoro fatto in questi mesi con quello che si può definire il nostro ‘zoccolo duro’».

 ?? TI-PRESS/GIANINAZZI ?? ‘Quando si vince, tutto diventa più facile’
TI-PRESS/GIANINAZZI ‘Quando si vince, tutto diventa più facile’

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland