laRegione

Sesso dal cliente? Anche per il Consiglio di Stato si può

Quadranti (Plr): ‘Bene, ma in futuro più chiarezza’

-

Dopo la Pretura penale, il Consiglio di Stato. La Legge sulla prostituzi­one non vieta a chi esercita la profession­e di offrire le proprie prestazion­i presso i clienti in hotel o nelle abitazioni. Poco più di tre mesi dopo la sentenza con cui il pretore Marco Kraushaar ha assolto due donne che avevano impugnato un decreto d’accusa che le incolpava di esercizio illecito della prostituzi­one, è arrivata anche la risposta del governo a un’interrogaz­ione del deputato Plr Matteo Quadranti che andava nella stessa direzione: fare chiarezza, nell’interpreta­zione del regolament­o sull’esercizio della prostituzi­one, se fosse o no proibito. E no, non lo è. “La Pretura penale ha concluso che, al di fuori delle restrizion­i imposte dalla Legge sulla prostituzi­one, l’attività può essere esercitata in modo libero e che l’esercizio praticato occasional­mente al domicilio del cliente è pertanto legale”, scrive il governo. Interpella­to dalla ‘Regione’, Matteo Quadranti manifesta la propria «soddisfazi­one» per la risposta del Consiglio di Stato, che riprende la sentenza della Pretura penale, ma non manca di far notare che «non si può andare in Pretura ogni volta che una legge o un regolament­o necessitan­o di chiarezza nella loro applicazio­ne. In questo caso, parlo del domicilio del cliente o una stanza di hotel, non era assolutame­nte chiaro se fosse consentito o no. Il Consiglio di Stato dice che lo è, ne prendo atto con piacere. Ma allora vuol dire che, nel caso delle due donne che si sono opposte al decreto d’accusa e assolte a ottobre, Ministero pubblico e Polizia non hanno saputo leggere bene...». Insomma, per Quadranti «anche pensando al futuro, quando si scrive una norma bisogna essere più chiari».

 ?? TI-PRESS ?? In ottobre la sentenza della Pretura penale
TI-PRESS In ottobre la sentenza della Pretura penale

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland