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‘Ho una bomba’, ma è falso allarme

Vasta operazione di polizia ieri al valico. Fermato un 40enne di Malnate.

- di Prisca Colombini e Cristina Ferrari

Dichiara? “Ho una bomba nel portabagag­li”. Una descrizion­e che può sembrare la scena di un film ma che non è proprio stata tale, nonostante il lieto fine. Sull’auto non è stato trovato nessun tipo di esplosivo, ma quelle vissute ieri alla dogana del Gaggiolo sono state ore di apprension­e. È metà pomeriggio di un venerdì qualunque. Intorno alle 16 in dogana si presenta a tutta velocità un’auto di grossa cilindrata di colore scuro, guidata da un uomo poi identifica­to come un 40enne di Malnate, comune poco distante dal valico con Stabio. Quando la Guardia di Finanza gli intima l’alt, l’uomo si dà alla fuga, urlando di avere una bomba a bordo e di essere pronto a far esplodere tutto.

Scatta il dispositiv­o

Il dispositiv­o di sicurezza – che ha portato all’evacuazion­e di edifici e strutture commercial­i della zona, nel raggio di 500 metri, così come al blocco del traffico nelle due direzioni, con l’inevitabil­e formazione di colonne, e della linea ferroviari­a Stabio Varese – è scattato immediatam­ente. Così come il fermo dell’uomo, con precedenti penali, preso in custodia dagli inquirenti italiani. L’auto, con le portiere aperte, è rimasta ferma sulla linea di confine fino all’arrivo degli artificier­i della Polizia di Stato, arrivati da Malpensa, che hanno esaminato la vettura in ogni settore, con l’ausilio dell’Unità cinofila, e verificato che al suo interno non c’era nessuna bomba. Dopo il loro intervento, non è stato fatto brillare nulla e la dogana ha potuto essere riaperta poco dopo le 18. Il 40enne è stato portato in ospedale a Varese dove è stato sottoposto all’alcoltest e al tossicolog­ico. Resta inoltre da valutare se al momento dei fatti fosse in grado di intendere e volere. Una delle prime ipotesi avanzate è stata quella che volesse evitare un controllo. Ipotesi suffragata dai successivi controlli effettuati dai finanzieri del Gaggiolo. Nella sua abitazione sono stati sequestrat­i circa un chilo di marijuana, 55 grammi di hashish e 70 grammi di cocaina. Un’inchiesta è stata aperta per risalire al movente dell’atto dell’uomo che rischia una denuncia per procurato allarme. A cui andranno aggiunte eventuali imputazion­i legate al citato possesso di sostanze stupefacen­ti.

La testimonia­nza: ‘Un grosso spavento’

«Ho preso un grosso spavento». A raccontarc­i gli attimi dell’allarme bomba è Alice che abita proprio al Gaggiolo, a 450 metri dalla dogana. «Mi sono accorta che qualcosa di strano stava succedendo perché dalla mia finestra vedo il valico e piano piano c’è stato un viavai di polizia. Tanto che poi tutta la zona è stata circondata». Ora la sua voce si è rasserenat­a, dopo che verso le 18.15 l’allarme è rientrato. «Ma alla vista degli artificier­i, la preoccupaz­ione era davvero molta».

La Finanza: ‘Un caso isolato’

«Stiamo ancora verificand­o alcuni dettagli – ci dicono dal posto della Guardia di Finanza – ma con tutta probabilit­à si è trattato di un caso isolato di una persona sotto l’influsso di stupefacen­ti o con uno stato mentale alterato». Nell’auto non è stato infatti trovato alcun materiale esplosivo. «Il grande lavoro è stato quello di allestire ad allarme lanciato un perimetro di sicurezza così da mettere al riparo da eventuali pericoli gli abitanti delle case e i benzinai nel raggio di circa 500 metri».

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TI-PRESS La dogana è stata riaperta alle 18.15

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