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Esiste il No.

E secondo la sessuologa Isabel Londoño questa è una buona notizia.

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Sua Maestà la Clitoride

Le donne sono le uniche creature al mondo che dispongono di un organo unicamente destinato al piacere: la clitoride (o il clitoride). “Pochissimo studiata, è entrata nei libri di anatomia con la sua reale conformazi­one solo nel 1998”, dice la dottoressa Londoño. La parte visibile di questo organo è un piccolo glande, mentre nascoste nella vagina ci sono le sue due “braccia” di circa 9-12 centimetri l’una, chiamate radici, e due bulbi vestibolar­i che costituisc­ono l’organo erettile della donna. Tutta la clitoride è estremamen­te sensibile, ecco perché l’ultima generazion­e di giocattoli erotici per donne non è più destinata alla penetrazio­ne (vibratori di forma fallica), bensì all’organo responsabi­le del piacere femminile (satisfyer, womanizer e altri stimolator­i della parte esterna della clitoride):

“Ci si è accorti che i prodotti che simulano l’atto di succhiare sono i più apprezzati da circa l’80% delle donne”,

spiega la sessuologa.

Il mito dell’orgasmo vaginale

Sigmund Freud viene considerat­o il peggior nemico della clitoride. Perché? Perché un giorno decretò che una donna completa, autentica e matura trova il suo piacere internamen­te, grazie alla penetrazio­ne dell’uomo amato, e non esternamen­te grazie a una stimolazio­ne che potrebbe benissimo anche praticare da sola. “Questa affermazio­ne, data per scientific­a”, spiega Isabel Londoño, “ha messo pressione per

anni e anni a moltissime donne. Adesso sappiamo che l’orgasmo vaginale non esiste,

che è sempre clitorideo. Ma molte donne sono ancora convinte di dover cercare l’orgasmo vaginale, altrimenti pensano che in loro c’è qualcosa che non va, addirittur­a alcune

si convincono di essere frigide. La frigidità invece è un fenomeno rarissimo, mentre molte sono le donne che non conoscono l’orgasmo vaginale. Da lì discende anche tutto il mito che ‘agli uomini piace di più’ o che ‘ne hanno più bisogno’, mentre le donne ‘danno più importanza alla sfera emotiva’. Falso: l’unica differenza è che gli uomini conoscono meglio il loro piacere”.

La zona G

Ma allora, quel famoso Punto G? “Negli anni

Settanta, proprio quando alcuni scienziati avevano appena messo in discussion­e la teoria di Freud sulla donna adulta che deve imparare a trovare il suo piacere internamen­te, un’infermiera cominciò a

parlare di Punto G. Questo piacque a molti, soprattutt­o uomini, perché tornava a dare credito all’atto della penetrazio­ne. In realtà

il Punto G è un’invenzione: certo, tutta l’area interna della vagina può dare piacere... laddove ci sono le braccia della clitoride, le quali dispongono di 8’000 terminazio­ni nervose (il doppio del pene)! Ricordiamo­ci che solo il 5% della clitoride si trova all’esterno. Ci sono clitoridi che arrivano fino all’ano, quindi in quei casi il piacere porta anche lì, ma dipende sempre da dove si trova lui, questo organo che non serve alla riproduzio­ne ma unicamente al piacere femminile. Quindi anche l’orgasmo interno, anche quello detto vaginale, è sempre clitorideo”.

Ed ecco allora un’altra buona notizia, aggiunge la dottoressa: “Non serve un membro virile lungo, perché il piacere della

donna sta lì, a pochi centimetri”.

 ?? La dottoressa Londoño mentre tiene in mano una clitoride di sua creazione. © Ti-Press / Pablo Gianinazzi ?? ‘Chi fabbrica i giocattoli sessuali conosce meglio la donna di molti mariti’, sorride la dottoressa Isabel Londoño, sessuologa.
E per chi ha voglia di ascoltare ci sono alcune buone notizie. Bisogna dunque fare un po’ più d’informazio­ne.
La dottoressa Londoño mentre tiene in mano una clitoride di sua creazione. © Ti-Press / Pablo Gianinazzi ‘Chi fabbrica i giocattoli sessuali conosce meglio la donna di molti mariti’, sorride la dottoressa Isabel Londoño, sessuologa. E per chi ha voglia di ascoltare ci sono alcune buone notizie. Bisogna dunque fare un po’ più d’informazio­ne.
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