In viaggio con le donne
Quale bilancio a 50 anni dal diritto di voto e di eleggibilità? Una Serata Evento dalla Filanda di Mendrisio
In ritardo sull’orologio del Novecento, il febbraio 1971 gli elettori uomini svizzeri concessero il diritto di voto e di eleggibilità alle donne. Un voto riparatorio, in un certo senso, mentre già tutta Europa si era mossa da tempo in quella direzione. E ci vollero ancora due decenni buoni affinché i più riottosi decidessero di fare altrettanto a livello cantonale. In un caso addirittura, Appenzello Interno, fu il Tribunale Federale a dire basta ai dinieghi dei votanti maschi.
Era il novembre inoltrato del 1990. Ci siamo chiesti come ricordare quella domenica di 50 anni fa. Certo, ritornare alla storia fa bene, perché racconta della lotta delle associazioni femminili e riporta alla luce le parole fresche delle donne che ci avevano sempre creduto e vedevano raggiunto un obiettivo storico. Ma poi rievocare il passato non basta, perché uno sguardo disincantato all’oggi ci dice che il viaggio della parità è ancora lungo.
Noi ve lo raccontiamo – quel viaggio - in una serata televisiva speciale, in onda dalla Filanda di Mendrisio. Politiche, sindacalisti, responsabili di associazioni, sindache, discuteranno storie opposte di parità raggiunte e di parità negate. Ragioneremo di salari differenti, della difficoltà di conciliare vita professionale e famiglia, delle carriere al femminile tutte in salita, di quanta parità ci sia nel mondo dello sport e della cultura. E di quanto la politica sia sì il luogo della soluzione al problema – i politici fanno le leggi -, ma anche la rappresentazione palese di un obiettivo ancora da ottenere. Guardate un solo dato, semplice: al Consiglio degli Stati, 50 anni dopo aver ottenuto il diritto di essere elette, le donne sono solo un quarto.
Una Serata Evento presentata da Barbara Wezel-Botti e Valentina Moccetti in una produzione di Bruno Boccaletti