Sam favorita ma i Tigers sono carichi
Stasera all’Elvetico (19.30) il secondo derby. Cabibbo: ‘Sfida impari’. Gubitosa: ‘Non facile’.
Entrambe vittoriose nel weekend, Lugano e Sam Massagno arrivano cariche all’appuntamento con il secondo derby stagionale che, malgrado la differenza in classifica, è sempre di quelli che valgono doppio. È chiaro che con questo clima di vuoto, determinato dall’assenza di pubblico, si toglie al derby gran parte del suo fascino perché cori e tifo sono parte integrante dello spettacolo. Un derby per pochi intimi diventa una partita normale, in cui il fattore campo perde importanza, se non per le grandi differenze di… tabellone che a Massagno ricordano chiaramente i tempi andati. Forse qualcosa si potrebbe cambiare o no?
I Tigers sono in crescita di contenuti e di fiducia, hanno vinto bene a Monthey e hanno un quintetto di tutto rispetto, al netto degli stranieri che rimangono due. Quando giocano assieme i bianconeri sanno esprimersi bene, anche se la difesa è sempre una coperta corta perché il limite della panchina si traduce pure nel limite di falli da spendere. Contro la Sam non si potrà speculare né sul perimetro né nel traffico d’area e quindi qualcosa si dovrà fare. Coach Cabibbo: «Faremo quello che possiamo in una sfida ancor più impari, visto che abbiamo Steinmann e Jackson fuori per distorsioni alle caviglie. Anche al completo avremmo avuto i nostri problemi contro una potenza come Massagno, ma così le speranze non sono molte. Darò spazio ai giovani che hanno bisogno di minuti per crescere. Non per questo andremo in campo rassegnati, ma mi spiace arrivare al derby in queste condizioni, dopo le belle prove nelle recenti gare. Vedremo di vendere cara la pelle, con il massimo impegno ma senza fare drammi».
In casa Massagno la fiducia non manca: l’infortunio a Marko Mladjan determina, se confermata, un’assenza importante. Idem per Slockar che toglie centimetri sotto le plance. Ma si è visto contro Boncourt che il lavoro del collettivo può sopperire, senza dimenticare che ci sarà anche Isaiah Williams, un giocatore duttile, dal buon tiro e buon difensore. Insomma, una Sam che non si fa mancare nulla: tutto facile? «Per nulla – ammonisce Gubitosa – perché è pur sempre un derby con le sue dinamiche che non sono mai facili. Noi dovremo giocare con grande determinazione e come collettivo. In questo senso, domenica ho avuto buone risposte dal campo».
Sotto le plance potrebbero esserci problemi contro il duo Nikolic-Aw? «In questo settore occorre il contributo di tutti, non possiamo contare solo sui centimetri di Chukwu, quindi credo che tutti sappiano di dover dare un contributo in difesa. Noi dobbiamo vincere contando appunto sulla squadra e non sui singoli, anche se individualmente non ci manca nulla. L’inserimento di Williams sarà graduale, ma contiamo sulla sua conoscenza dell’ambiente e del basket svizzero e questo ci dà subito fiducia». recuperare con gare infrasettimanali, con i conseguenti infortuni legati alla mancanza di pause e allenamenti adeguati. La classifica attuale non fa una grinza, dal punto di vista del potenziale, ma la situazione pandemica ha ancor più penalizzato le squadre meno forti, perché le migliori dispongono di panchine lunghe e quindi in grado di assorbire meglio gli impegni ravvicinati. L’aver scelto una formula di Coppa Svizzera limitata alla Lega nazionale A ha per lo meno limitato un paio di turni assolutamente inutili fra squadre di categorie diverse, soprattutto perché senza pubblico e quindi per nulla promozionali in aree “depresse”. La Swiss Basketball League Cup, ex Coppa della Lega, avrà invece normale svolgimento fra poco più di un mese, ma vi saranno coinvolte solo le quattro migliori. Insomma, la stagione si annuncia assai complicata nel suo rush finale, augurandoci che tutto quanto fatto per salvare la stagione non venga vanificato da scelte assurde per giocarsi il titolo. Se poi sarà una ricrescita della pandemia a determinare scelte insane, ci adegueremo ma, finché si può, facciamo in modo che il basket possa giocarsi al meglio.
Mercato, aspettiamoci movimenti
Un altro aspetto di questa seconda parte della stagione sarà il mercato. La finestra di gennaio non ha portato nulla di eclatante in seno ai club. Ciò non significa che non ci saranno movimenti importanti nel finale di stagione. E se per le squadre di media e bassa classifica non ci saranno investimenti o sensibili cambiamenti, per le big siamo certi che la musica cambierà. La sconfitta sonante di Friborgo a Ginevra produrrà certamente un cambiamento, non necessariamente in panchina, ma a livello di stranieri. È stata chiara la differenza di potenziale fra gli stranieri di Ginevra e Olympic perché la dirigenza burgunda non si attivi. Per la Spinelli il discorso è diverso: ha ingaggiato Williams per avere maggiori alternative sui due fronti, dopo la rinuncia definitiva a Grüninger per infortunio. Resta il fattore pivot: Slokar è il secondo lungo ma il recente infortunio sarà valutato nelle prossime settimane. Non dovesse recuperare, l’approdo di un pivot di peso è in linea con le ambizioni della Sam, consapevole che nel finale di stagione il solo Chukwu, pur con i tanti progressi fatti, non può competere da solo contro i pezzi grossi delle avversarie. Affaire à suivre, senza dimenticare che c’è ancora Neuchâtel ben intenzionato a non fare da comparsa fra le prime quattro.