A scuola mascherati per un giorno
Leonia Menegalli: ‘Così portiamo un po’ di leggerezza e di colori in questo periodo difficile’
Quest’anno il Carnevale di fatto non si fa. Tuttavia, a Bellinzona la società Rabadan cerca in qualche modo di mantenere viva questa tradizione. Così come le scuole e in particolare i bambini che solitamente il venerdì partecipavano alla classica sfilata carnascialesca a loro dedicata. Un corteo che nel 2021 non avrà luogo, ma ciò non ha impedito alle sedi degli istituti comunali di portare un po’ di colore e gioia in questo periodo tutt’altro che gioioso. Alunni e docenti hanno infatti decorato le loro sedi e «per un giorno i bambini potranno recarsi a scuola mascherati, con il loro vestito di Carnevale preferito», precisa a ‘laRegione’ Leonia Menegalli, coordinatrice del collegio direttori dell’Istituto scolastico di Bellinzona. Le scuole comunali di Bellinzona, discutendo con la società Rabadan, si sono chieste come portare avanti la tradizione del Carnevale in questo periodo caratterizzato dalla pandemia di coronavirus e dalle relative misure restrittive volte a contenere i contagi. «Siamo così arrivati alla soluzione di decorare tutte le sedi» delle scuole elementari e di quelle dell’infanzia, afferma Menegalli. Esattamente con quale modalità, «dipende dalla creatività dei docenti. Alle Scuole sud, ad esempio, è stato deciso di decorare le finestre con i pins (le spillette che permettevano di accedere alla Città del Carnevale, ndr) delle edizioni passate del Rabadan. Inoltre, i bambini hanno anche ideato un ipotetico pin per l’edizione di quest’anno». Insomma, «hanno fatto un bellissimo lavoro e anche i docenti si sono sentiti molto coinvolti». Alle scuole Semine è invece rappresentata la mascotte del Carnevale. In generale, l’obiettivo è dunque quello di «portare un po’ di leggerezza e di colori in questo periodo difficile per tutti».
Saluto a distanza del Re
Come già annunciato negli scorsi giorni, durante questa settimana Re Rabadan farà visita a tutte le scuole comunali di Bellinzona. E proprio oggi andrà ad ammirare le creazioni proprio dei bambini degli istituti della zona gialla (Scuole sud, Semine e Nocca). «Sono molto impazienti di incontrare il Re – sottolinea Menegalli –, visto che gli anni scorsi lo vedevano, magari, solo in televisione». In vista dell’incontro sono ovviamente previste precauzioni: se il meteo lo permetterà «lo incontreremo all’esterno e i bambini saranno suddivisi per classe, distanti le une dalle altre. Anche il Re si manterrà a distanza. In caso di pioggia li saluterà dai corridoi». Proprio in occasione di questa visita gli alunni potranno «venire a scuola mascherati». Anche le altri sedi di Bellinzona permetteranno, per un giorno, ai bambini di vestirsi con costumi da Carnevale. Un’occasione che «piace sempre moltissimo» ai più piccoli.
Queste iniziative permetteranno di attenuare la tristezza per non poter partecipare alla sfilata del venerdì, ma soprattutto consentiranno di portare un po’ di allegria in questo periodo. La pandemia ha evidentemente anche avuto un impatto sulla scuola che «è ovviamente cambiata» nell’ultimo anno, rileva Menegalli: sono state introdotte regole restrittive e sono richieste una disciplina così come un’attenzione particolare. Inoltre, la chiusura degli istituti durante la primavera scorsa «ha fatto molto soffrire i bambini». Tuttavia, «quando sono rientrati hanno provato una gioia immensa, abbiamo quindi capito quanto fosse importante per loro». La scuola in presenza è poi anche legata ad alcuni appuntamenti tradizionali «che non si possono ignorare: a Natale abbiamo organizzato attività, chiaramente rispettando le misure per combattere la diffusione del coronavirus. E quindi anche per Carnevale abbiamo deciso di portare avanti questa tradizione».
RABADAN Mostra fotografica nel centro storico
Come detto, quest’anno a Bellinzona per Carnevale non vi saranno né tendine, né bagordi, né musica e nemmeno le sfilate sul viale Stazione. Tuttavia, la Città intende offrire lo stesso un’animazione nel centro storico: a partire da oggi fino al 28 marzo oltre novanta scatti del Foto Club Turrita ripercorreranno la storia del Rabadan. “Nel giorno in cui tradizionalmente Bellinzona si trasforma nella Città del Carnevale – e non per caso – prende il via la mostra fotografica che animerà le vie del centro per sette settimane, intitolata ‘A Carnevale ogni scatto vale’”, si legge in un comunicato. L’installazione è stata realizzata dal Foto Club Turrita in collaborazione con la Società Rabadan nell’ambito del suo programma alternativo 2021 (#VivoRabadan21) ed è offerta dalla Città in collaborazione con l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino. Protagonisti assoluti del centinaio di fotografie che si potranno ammirare partendo da viale Stazione e proseguendo nelle piazze centrali di Bellinzona sono i bagordi carnascialeschi. L’obiettivo dell’esposizione è infatti quello di ripercorrere la storia del Rabadan attraverso le immagini dei momenti clou dei festeggiamenti – come la consegna delle chiavi e i cortei –, nonché delle persone che animano le sei giornate di festa: regnanti, guggen e partecipanti in maschera. “Attraverso le immagini, immortalate nel corso degli anni dai soci del Foto Club, è così possibile percorrere una sorta di corteo nei ricordi e nella spensieratezza di una tradizione che da ormai 158 anni segna la vita di Bellinzona e che quest’anno è stata annullata a causa della pandemia”, sottolinea la nota. “In considerazione delle attuali norme in vigore, si invita la popolazione a rispettare le regole sanitarie e il distanziamento sociale in modo da garantire lo svolgimento dell’esposizione in piena sicurezza”.
L’Mps: ‘Un programma di irresponsabilità organizzata’
Vi è però chi non ritiene opportuno organizzare eventi in questo periodo, nemmeno se vengono svolti nel rispetto delle norme imposte per evitare la diffusione del coronavirus. Stando all’Mps, “le visite di Re Rabadan alle scuole” e l’organizzazione di “party musicali che dovrebbero permettere di organizzare ‘in famiglia’ momenti di festa e incontro” sono “un vero e proprio programma di irresponsabilità organizzata”, si legge in una presa di posizione del movimento politico. “Il Municipio di Bellinzona, la Società Rabadan, le autorità politiche e sanitarie cantonali pare abbiano dimenticato quale grande colpevole responsabilità abbiano avuto poco più di un anno fa”, afferma l’Mps riferendosi al fatto che nel 2020 il Carnevale Rabadan non fosse stato annullato, nonostante “da giorni il virus era presente sul nostro territorio”. Il Movimento per il socialismo si chiede quindi: “Volete proprio dare un contributo decisivo ad una nuova terza ondata? Il sindaco Branda, fosse l’ultimo atto dignitoso che compie in questa legislatura, dovrebbe fare a meno di consegnare le chiavi della città a Re Rabadan”. La consegna delle chiavi, invece, avverrà così come si terranno i pochi eventi organizzati quest’anno per tenere viva questa tradizione e cercare di portare un po’ di gioia, non solo ai più piccoli. Ovviamente, nel rispetto di tutte le precauzioni necessarie.