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Una Sam un po’ spocchiosa piega un buon Lugano

All’Elvetico Massagno si impone 81-74

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Un derby piacevole, quello che ha chiuso la seconda fase del campionato e che Massagno si è aggiudicat­o in trasferta 81-74. Piacevole grazie alla verve di un indomito Lugano e a una scialba prestazion­e della Sam, un po’ troppo spocchiosa e che come tale ha giocato con sufficienz­a, conscia della propria forza.

Gubitosa deluso dall’atteggiame­nto, Cabibbo loda i suoi

Un atteggiame­nto che ha deluso, in primis, il suo coach... «Abbiamo giocato in maniera inguardabi­le a partire dalla fine del primo quarto, con una difesa molle e un attacco senza logiche, dove ognuno si sentiva di inventare qualcosa – ha spiegato Robbi Gubitosa –. Per fortuna Dusan (Mladjan, ndr) ha fatto la sua parte e anche Molteni è stato tra i pochi che hanno lottato su ogni pallone. Faccio i compliment­i al Lugano per come ha tenuto il campo con grinta e orgoglio. Adesso prendiamoc­i questa pausa della Nazionale per resettare tutto e ripartire come basket comanda».

In casa Tigers i volti sono soddisfatt­i perché, pur senza Aw e Steinmann, i bianconeri hanno lottato dall’inizio alla fine, recuperand­o più volte e andando avanti per diversi minuti, con un parziale di 9-0 del quale essere felici... «Abbiamo dato tutto, pur con i nostri limiti tecnici e di effettivo – il commento del tecnico Salvatore Cabibbo –. Ho visto bene i giovani, in campo per tanti minuti, capaci di fare la loro parte. Una sconfitta che era annunciata ma che abbiamo esorcizzat­o con carattere e determinaz­ione, mettendo spesso in difficoltà la Spinelli e costringen­dola a giocarsela fino alla fine con i migliori uomini in campo».

Mladjan-Molteni salvano la Spinelli, tutti bravi i bianconeri

Tutto vero. Non basta ovviamente l’attenuante delle assenze di Marko Mladjan e di Slockar per giustifica­re la prestazion­e di Massagno. Eppure la partenza era stata al top, con subito cinque triple (2 di Nottage e 3 di Mladjan) a portare avanti la squadra, 17-24 al 7’. Divario sceso a +5 alla prima pausa (22-27). Secondo quarto dei bianconeri, che infilano un 15-0 (41-32 al 6’), malgrado due timeout chiesti da Gubitosa e sentiti anche in Val Colla. Nulla, se non un 7-2 per chiudere la prima parte di gara sul 48-44.

Il 52 pari lo firma Williams al 3’ della seguente frazione. Poi il Lugano subisce la difesa a zona dei cugini e dal 55 pari si va sul 57-66 con i rientro di Dusan in campo (60-66 all’ultima pausa). Nel quarto conclusivo, due triple del solito Mladjan portano il +10 (64-74). I bianconeri non ci stanno e firmano un 7-0 che porta lo score sul 71-76, con la terza tripla di un ritrovato Stevanovic. Ma la Sam resta in controllo e non succede più nulla fino al 74-81 finale.

Se in casa Sam il duo Mladjan-Molteni ha portato di peso i suoi, con qualche spunto del debuttante Williams e di Nottage all’inizio (poco efficienti gli altri), in casa bianconera sono tutti o quasi da elogiare. Nikolic il solito guerriero ovunque sul campo, Stevanovic finalmente concreto con 20 punti è da record personale, Jackson 14 assist e una buona difesa, Louissant fra pasticci e palle perse resta comunque positivo con 17 punti e Kovac, 27 minuti di campo, bravo con 4 rimbalzi, 3 offensivi e una buona difesa. Mina, Bracelli, Togninalli e Dell’Acqua tutti in campo per almeno sei minuti. Un applauso anche a loro che stanno crescendo bene.

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Dusan uno dei pochi a salvarsi tra gli ospiti

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