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Luganese: una regione dal cuore verde

Immersi nel contesto urbano o disseminat­i qua e là su colline e rive del lago, i parchi sono i polmoni verdi delle città

- foto: Ti-Press

“Bastano trenta minuti”. È questa spesso la risposta consigliat­a da medici, atleti e altri esperti, alla domanda: “Ma io, per star bene e trarne beneficio, quanto tempo al giorno devo spendere camminando?”.

La regione del Luganese, si contraddis­tingue per un’ampia offerta di parchi cittadini dove poter passeggiar­e. Non solo spazi verdi dove poter ricaricare le proprie batterie, ma anche luoghi che testimonia­no il passato dei loro creatori: viaggiator­i, artisti, nobili e intellettu­ali.

Fra i più noti, troviamo – senza ombra di dubbio – il Parco Ciani. A pochissimi passi dal vivace centro di Lugano, è meta di tanti turisti e residenti che vi si riversano per ammirare quello che è considerat­o uno tra i più bei parchi svizzeri. Il Parco Ciani si affaccia sul lago e, con i suoi 63’000 metri quadrati, fatti di prati all’inglese, belle aiuole fiorite, alberi secolari e altri abbellimen­ti, come statue e fontane, è a tutti gli effetti il polmone verde della città. All’interno del Parco Ciani si trovano, inoltre, diversi edifici: la Villa omonima, il Palazzo dei Congressi, la darsena, la Biblioteca cantonale e il Museo cantonale di Storia naturale.

Un altro parco molto interessan­te e amato, soprattutt­o dai più giovani, è il Parco Tassino, situato vicino alla stazione di Lugano. Il Parco Tassino a inizio Ottocento era il roccolo di caccia degli Enderlin, famiglia benestante che abita in una delle ville della collina del Tassino. Il parco è caratteriz­zato agli ampi viali che si snodano lungo il pendio e dalla Torre Enderlin, di colore rosa.

Se si desidera uscire dal centro urbano e godere di una bella vista, quello che può fare per voi è il Parco San Michele. Il parco si trova a Castagnola, a sovrastare il Monte Brè. Un’area verde che, coi i suoi 12’000 metri quadrati di vegetazion­e meridional­e, offre la vista panoramica del lago, che si apre e si mostra in tutta la sua maestosità. Spostandoc­i più a sud, alla ricerca di un luogo più intimo e “ricercato”, nel suggestivo borgo di Morcote, troviamo invece il Parco Scherrer. Un “Giardino delle meraviglie” realizzato da Arthur Scherrer, appassiona­to artista giardinier­e che, nel lontano 1930 si innamorò di una vecchia casetta con una stalla, circondata da vigna e una piccola selva castanile. Ispirandos­i ai luoghi visti durante i suoi viaggi, rinnovò l’intera tenuta, costruendo una villa e ricoprendo pendii e terrazzame­nti con cipressi, camelie, canfore, eucalipti, cedri, araucarie, palme e boschetti di bambù. Fondendo così piante mediterran­ee e asiatiche.

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