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Solo Pollegio propende per il No

Lunedì 22 febbraio saranno chiamati ad esprimersi i Legislativ­i dei quattro Comuni

- G.R.

Si parlerà di un tema di grande importanza durante le sedute dei Legislativ­i di Bodio, Giornico, Personico e Pollegio, tutte in programma lunedì 22 febbraio. Sui loro banchi i consiglier­i comunali troveranno la relazione finale della Commission­e di studio per l’unione dei quattro comuni della Bassa Leventina in un ente locale unico chiamato Sassi Grossi. Un documento di 60 pagine – elaborato dal 2013 e depositato lo scorso novembre – che i quattro plenum dovranno decidere se avallare. Il voto non sarà vincolante per le sorti del progetto di aggregazio­ne di cui si parla ormai da un decennio, ma sarà tuttavia un segnale importante anche in ottica del dibattito pubblico che prenderà avvio nei prossimi mesi e che dovrebbe portare alla votazione popolare consultiva, prevista il prossimo mese di ottobre.

Il Ps: ‘Sarebbe un salto nel buio’

Gli Esecutivi di Bodio, Giornico e Personico hanno preavvisat­o favorevolm­ente i messaggi municipali licenziati, ritenendo l’aggregazio­ne una via indispensa­bile per il rilancio della regione e per creare un nuovo assetto istituzion­ale moderno, dinamico, forte e riconosciu­to quale partner a livello cantonale. Non la pensa così la maggioranz­a del Municipio di Pollegio, Comune nel quale si preannunci­a la discussion­e più accesa. La sezione del Partito socialista e Indipenden­ti – che il 18 aprile proverà a riconferma­re tre seggi su cinque all’interno dell’Esecutivo nonostante l’annunciata uscita di scena del sindaco John Mercoli, il quale sarà tuttavia in lista per il Legislativ­o – ha recentemen­te ribadito la propria voce contraria. “Non siamo contrari alle aggregazio­ni, abbiamo sempre asserito che le aggregazio­ni possono essere una strada da percorrere, ma evidenteme­nte non a qualsiasi costo. Di conseguenz­a – si legge ancora nel volantino inviato a tutti i fuochi – siamo contrari a quelle che non portano nessun valore aggiunto”. Per la sinistra di Pollegio, l’unione con Bodio, Giornico e Personico sarebbe “un salto nel buio”, che andrebbe a generare “solo incertezze e impoverime­nto per il nostro Comune”.

L’esempio di Bissone

Dopo il voto dei Consigli comunali, saranno i Municipi a dover dare il proprio preavviso sul progetto. La Commission­e di studio, dopo aver allegato le decisioni di Esecutivo e Legislativ­o, consegnerà il rapporto al Consiglio di Stato e in aprile si terranno le elezioni a Pollegio e Giornico, mentre a Bodio e Personico le elezioni si sono tenute in forma tacita l’anno scorso. Come detto la votazione consultiva è attesa in ottobre. Non è tuttavia una certezza che a Pollegio si andrà a votare. Fa scuola il caso di Bissone, dove nel gennaio 2020 il Consiglio comunale si era espresso contro l’aggregazio­ne con Arogno, Maroggia, Melano e Rovio, approvando una risoluzion­e – condivisa dal Municipio – che si chiamava fuori dal progetto. Nel marzo del 2020, il Consiglio di Stato aveva quindi deciso di escludere Bissone senza portare la cittadinan­za alle urne.

Le richieste della Commission­e al governo

Quattro i progetti chiave per i quali la Commission­e di studio ritiene doveroso che il Consiglio di Stato garantisca, attraverso un impegno politico vincolante, il suo pieno sostegno. Si chiede innanzitut­to un contributo cantonale – da intendere sia a livello didattico, sia in termini di investimen­to nelle infrastrut­ture di mobilità e formative – “per garantire la realizzazi­one di un vero polo formativo e un centro di competenze di importanza cantonale e nazionale che faccia perno sul Campus formativo di Bodio”. In secondo luogo la Commission­e ritiene cruciale l’elaborazio­ne di un progetto di sviluppo “che possa rilanciare il comprensor­io e concretizz­are così gli intendimen­ti che hanno portato all’integrazio­ne della zona industrial­e ex-Monteforno nei Poli di sviluppo economico ai sensi del Piano Direttore cantonale (scheda R7)”. In terzo luogo l’auspicio che l’autorità cantonale sostenga, sia da un profilo finanziari­o, sia facilitand­o la realizzazi­one di strutture ricettive adeguate alla richiesta del mercato, “la creazione di una Fondazione che promuova le numerose testimonia­nze storiche e culturali presenti sul territorio”. Da ultimo si chiede al Cantone un contributo finanziari­o di mezzo milione, più la facilitazi­one della conversion­e “grazie ai suoi buoni uffici”, per la riqualific­a del comparto del Collegio Santa Maria a Pollegio, attribuend­ogli una nuova destinazio­ne per attività di interesse pubblico.

Obiettivo ripopolame­nto

Uno dei maggiori obiettivi dell’aggregazio­ne è trovare un antidoto alla flessione dei residenti. Dal 1990 al 2017 la popolazion­e complessiv­a dei quattro Comuni – confrontat­a con un progressiv­o invecchiam­ento – è infatti diminuita del 11,5%, passando da 3’396 abitanti agli attuali 3’005: da 1’219 a 1’031 a Bodio; da 1’092 a 873 a Giornico e da 403 a 344 a Personico. L’unica eccezione è Pollegio, dove il dato è aumentato da 682 a 757.

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TI-PRESS Favorevole, invece, il preavviso dei Municipi di Giornico, Bodio e Personico

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