laRegione

Microonde al Liceo, le domande del Pc

-

Alcune domande al Decs a margine dell’azione di protesta organizzat­a al Liceo cantonale di Locarno da parte del corpo studentesc­o “a causa della difficoltà nel poter riscaldare il proprio pasto a scuola e la conseguent­e necessità di disporre di altri forni a microonde in sede”. Le pongono Massimilia­no Ay e Lea Ferrari, per il Partito comunista. “Stando a quanto riferisce poi il Sindacato indipenden­te degli studenti e apprendist­i – consideran­o i deputati – sembrerebb­e che tale situazione non sia un caso isolato, ma si verifichi anche in altri istituti e che l’Ufficio della refezione e dei trasporti pubblici ponga in contraddiz­ione l’interesse degli studenti con quello della sostenibil­ità finanziari­a delle mescite scolastich­e”.

Le domande, poste tramite un’interrogaz­ione, sono le seguenti: “Quali sono i principali problemi che ravvede il Consiglio di Stato nella presenza di microonde nelle scuole? Non ritiene necessario aumentare il numero di microonde per sede scolastica così da non far trascorrer­e agli studenti l’intera pausa pranzo ammassati in coda (cosa doppiament­e problemati­ca in questa fase di crisi sanitaria)? Pur apprezzand­o la scelta di cantonaliz­zare le mescite scolastich­e, non si può nascondere che se sempre più studenti fanno capo a pasti portati da casa non si può escludere un problema di accessibil­ità finanziari­a alle mescite e alle mense. Qual è la posizione del governo? Come è evoluta l’utenza dalla cantonaliz­zazione della refezione scolastica? Quanti sono gli studenti che giornalmen­te usufruisco­no della mescita scolastica?”.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland