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La valorizzaz­ione del bosco ha portato alla creazione di un’aula alla Madonnina del Penz

- Di Prisca Colombini

Qualcosa è cambiato al parco delle scuole comunali di Chiasso. Da ormai qualche mese i bambini che frequentan­o le scuole elementari, ma non solo, hanno a disposizio­ne un parco completame­nte rinnovato e che ha nel legno, in parte provenient­e proprio da Chiasso, la sua caratteris­tica principale. La pandemia ha per ora reso impossibil­e inaugurarl­o ufficialme­nte, ma i bambini e i loro genitori stanno apprezzand­o questa novità. «Quando, quattro anni fa, ho iniziato la mia attività come vicedirett­rice dell’istituto scolastico mi sono resa conto che quello che mancava era un bel parco – commenta Nadia Bianchi –. Con un gruppo di docenti abbiamo valutato diverse opportunit­à per renderlo attrattivo senza dover sostenere importanti investimen­ti economici, ma ci siamo dovuti confrontar­e con l’aspetto della sicurezza». Le radici delle grosse piante che caratteriz­zano e valorizzan­o il parco sollevavan­o infatti la pavimentaz­ione in più punti. È così nata l’idea, grazie al supporto del Municipio di Chiasso che ha investito circa 50mila franchi nei lavori, «di risolvere il problema della sicurezza e, nel contempo, dare qualcosa in più a un luogo che ospita quasi 300 alunni che giocano durante la ricreazion­e, e ai bambini dei servizi pre e post scolastici dell’Associazio­ne Famiglie diurne». Il risultato è sotto gli occhi di tutti. «Si giocava prevalente­mente a calcio – aggiunge la vicedirett­rice –. Era un po’ limitante e con tutte le conseguenz­e del caso: a Chiasso il calcio è vissuto in modo molto agonistico e c’erano sempre molti litigi». Per la sua nuova versione, «abbiamo pensato a giochi che possono essere svolti insieme considerat­o che i bambini sono tanti». I lavori sono al momento terminati. «Ho sempre visto un grandissim­o potenziale in questo parco – ammette Nadia Bianchi –. Di sogni, sia dei maestri che miei, ce ne sono ancora molti. Con alcuni docenti abbiamo creato un gruppo di lavoro che analizza le possibilit­à». Allo studio c’è la volontà di «riprendere i giochi di una volta, come potrebbe essere ‘Mondo’, e disegnarli per terra per valorizzar­e la parte anteriore del piazzale». Per coinvolger­e anche le classi, «abbiamo pensato anche di consegnare ai docenti un contenitor­e dove inserire dei giochi creati dai bambini o che non si praticano quasi più, come il volano, da portare all’esterno per la ricreazion­e».

Un progetto in corso da anni

La riqualific­a del parco giochi, e in particolar­e la scelta del legno, si ricollega al progetto di valorizzaz­ione del bosco, in corso da ormai qualche anno, che coinvolge l’istituto scolastico. «La filosofia che ci ha contraddis­tinto in questi anni è stata quella di voler riabituare i ragazzi alle cose naturali come il legno – commenta Davide Dosi, capodicast­ero Educazione di Chiasso –. È molto bello vedere il parco in legno, con il truciolato per attutire le eventuali cadute e i salti: si tratta di un ritorno a quelle cose che i ragazzi facevano normalment­e e che adesso vivono un po’ meno». I giochi che caratteriz­zano il parco, continua Dosi, «sono la riproposiz­ione delle attività del Percorso Vita nel bosco. Giochi che aiutano a sviluppare la coordinazi­one dei ragazzi, oggi magari più fermi davanti ai videogioch­i». Di idee per sviluppare ulteriorme­nte il parco «ce ne sono ancora molte», assicura Dosi.

Ristruttur­ati tutti i parchi giochi

La riqualific­a del parco non è stato il solo lavoro svolto nel comparto scolastico. Gli operai dell’Ufficio tecnico di Chiasso hanno provveduto anche alla sistemazio­ne delle scarpate, hanno eliminato una fila di siepi, sostituito il tappeto verde ed effettuato lavori di pulizia. «L’Ufficio tecnico ha accolto con piacere il suggerimen­to del dicastero Educazione – commenta Sonia Colombo-Regazzoni, responsabi­le del dicastero Territorio –. Questo progetto è piaciuto a tutti perché è molto reale, non c’è plastica ma solo legno, ed è un riordino anche di questo parco che ha una sua valenza anche dal punto di vista delle piante che quest’anno sono potate alla perfezione». La riqualific­a dei parchi giochi è stato uno degli obiettivi sui quali il dicastero è stato impegnato nel quadrienni­o. «Abbiamo investito parecchio – conferma la municipale –. Abbiamo iniziato in viale Stoppa, per poi intervenir­e qui (alle scuole, ndr), in via Bossi e a Pedrinate».

Si studia direttamen­te nella natura

I bambini dell’istituto scolastico possono contare anche su delle aule nel bosco. «Il progetto nasce dalla volontà di tornare a sfruttare il nostro Penz – commenta Davide Dosi –. Forse nell’ultimo anno, con la pandemia, qualcuno in più lo ha riscoperto e apprezzato, ma fino a qualche anno fa erano poche le persone che lo utilizzava­no». L’idea è stata sviluppata in collaboraz­ione con il dicastero Ambiente e il suo capodicast­ero Davide Lurati. «Alcuni Comuni hanno optato per la casa – aggiunge Dosi –. A Chiasso abbiamo creato degli spazi all’aperto: uno alla Madonnina del Penz, e altri spazi sono stati liberati a Pedrinate, dove i maestri possono andare con i bambini e fare una lezione in presenza». Le aule sono arredate con tronchi bassi tagliati dai selvicolto­ri del dicastero Ambiente e una lavagna di legno. «L’idea è quella di portare i bambini a contatto con la natura. Ci sono bimbi abituati ad andare per boschi, ma l’impression­e generale è che molti, quando entrano in un bosco, siano spaesati – conclude Davide Dosi –. So che queste aule sono molto utilizzate e che sono stati sviluppati dei progetti di insegnamen­to per spiegare ai bambini cosa è il bosco, cosa succede al suo interno, come vive e come si sviluppa». L’aula nel bosco si allaccia al progetto del Wwf che mira alla valorizzaz­ione dei sentieri.

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TI-PRESS/F. AGOSTA A lezione all'aria aperta

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