‘Non avremmo meritato di vincere’
Col Rapperswil il punto finale alla serie positiva del Lugano. Walker: ‘È mancata la testa’.
Lugano – Altro che Nona sinfonia per Serge Pelletier e il Lugano. Che alla Cornèr Arena, contro il Rapperswil mettono in scena l’Incompiuta. Tutto finisce lì dove era cominciato per il Lugano, che cade sotto i colpi di un Rapperswil tutt’altro che irresistibile. Quello stesso Rapperswil capace di mettere sotto per l’ultima volta Walker e compagni quasi un mese prima (il 19 gennaio) e contro cui era poi cominciata anche la serie positiva cinque giorni più tardi. «No, oggi davvero non era giornata – ammette lo stesso numero 91 dei bianconeri, che per la sua 400esima apparizione con la maglia del Lugano sognava ben altro epilogo –. Per quanto abbiamo fatto, non avremmo meritato di vincere. Eravamo presenti fisicamente, ma non a sufficienza con la testa: ci è mancata la grinta per prendere per davvero in mano il gioco». L’analisi del 34enne bernese è pacata ma onesta: «Abbiamo giocato un po’ troppo col fuoco, limitandoci al minimo indispensabile per poi rimanere in attesa degli eventi... Ma questo non basta e non può bastare per vincere una partita. E il Rapperswil ce l’ha appunto insegnato». È possibile che dopo otto successi sia venuta un po’ meno la fame di vincere? «Non per forza di cose; più che altro siamo andati in pista con troppa supponenza. Su tutto l’arco della partita siamo stati troppo passivi e imprecisi davanti alla porta avversaria. Ed è un peccato, perché in fondo questa era una partita che si poteva anche vincere».
L’impressione è che dopo essere andati in svantaggio per la seconda volta nel secondo tempo, vi sia mancata la vera reazione per riprendere nuovamente i sangallesi. «Spenti? No, non penso che ci siamo spenti nel terzo tempo, ma, semplicemente, siamo andati avanti senza particolari impulsi, continuando a giocare sulla falsariga di come avevamo fatto nella prima metà dell’incontro. Se avessimo lavorato di più, con maggiore insistenza, magari il pareggio sarebbe potuto arrivare. Oggi ci è mancato qualcosa un po’ in tutti i settori e in tutte le situazioni». Chiusa la striscia positiva, si torna dunque con i piedi per terra, con un Lugano che già stasera sarà chiamato a un compito ancora più impegnativo, visto che sarà ospite dello Zugo capolista: «Il fatto di tornare subito in pista dopo una sconfitta come questa è sicuramente positivo, perché ci permette di andare a caccia del pronto riscatto. D’altro canto però dobbiamo renderci conto che per strappare punti allo Zugo servirà una prova ben diversa rispetto a quella che abbiamo fornito contro il Rapperswil». Serge Pelletier non usa nemmeno lui molti giri di parole nella sua analisi post-partita: «Effettivamente non è che la squadra mi sia piaciuta particolarmente oggi – chiarisce il tecnico del Lugano –. Per tutta la durata della partita la nostra azione è stata troppo macchinosa; con troppe indecisioni. Eravamo troppo ‘light’. E questo ci ha penalizzati. In più ci siamo forse presi un po’ troppo a cuore le decisioni arbitrali e questo ci ha fatto perdere tanta energia in reclami prima e in boxplay poi. E sull’arco dei sessanta minuti questo ci è sicuramente costato in lucidità. A volte capitano anche serate così, in cui anche a giocare e rigiocare cento volte la stessa partita, non riesci comunque a vincerla. E oggi era proprio una di quelle per noi. Dobbiamo fare tesoro di questo passo falso per poter essere pronti a dovere per l’impegnativa partita che ci attende a Zugo».