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Il ‘Gratta e vinci’ del Ppd è un déjà-vu per il Ps

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“Gratta e vinci una battaglia già vinta”, è lo slogan scelto dal Ppd cittadino per accompagna­re la petizione che auspica la creazione di uno spazio sociale e intergener­azionale nella Rotonda di Piazza Castello. Sarebbe indubbiame­nte una bella trovata, osserva la sezione Ps di Locarno, “se non fosse che ci troviamo di fronte a una promozione ingannevol­e”. Il motivo? “Esiste già una mozione denominata ‘Per un parco urbano e pubblico nella rotonda di Piazza Castello’, firmata da 30 consiglier­i comunali e inoltrata nemmeno due anni or sono dal “Gruppo Rotonda”, nel quale erano rappresent­ati tutti gli schieramen­ti politici del Consiglio comunale, risultato di un lavoro interparti­tico concretizz­ato da Pietro Snider (Ps) e alla quale ha poi fatto seguito un’ulteriore mozione, “Rotonda a misura di evento”, di Fabrizio Sirica (pure lui Ps). Per ambedue vi è l’accordo di principio del Municipio”. La Sinistra ricorda che la mozione citata riprende i diversi atti parlamenta­ri che sono stati inoltrati a partire dal 2000 riassumend­one i vari contenuti che il Municipio ha già approfondi­to. “Inoltre, non bisogna dimenticar­e che, nel quadro della certificaz­ione Unicef gli allievi della scuola media di via Varesi hanno anche loro proposto una Rotonda “come spazio d’incontro e socializza­zione, fatta di decorazion­i e abbellimen­ti” e “punti d’incontro e di divertimen­to colorati” – il plurale è d’obbligo perché viene citato anche il comparto ex Macello, dove far interagire bambini, famiglie e anziani”. Il Municipio è intanto in trattativa con il Cantone, proprietar­io del terreno, per un suo acquisto in vista di una riqualific­a che vada a concretizz­are le proposte dei mozionanti. Sembra quindi del tutto logico che, prima di mettere in pratica qualsiasi intervento, vi sia la necessità di sciogliere questo nodo. “Ora, essendo che la raccolta firme è uscita nel periodo carnascial­esco, si potrebbe quindi pensare a uno scherzo, a una goliardia, o magari a un tentativo di appropriar­si, in vista delle prossime elezioni comunali, del lavoro altrui”, osserva il Ps, che auspica si tratti di un involontar­io “incidente di percorso e che rimanga un fatto isolato nell’ambito di una campagna elettorale che si occupi principalm­ente di temi che possano veramente dare nuovi impulsi alla città, perché i cittadini non hanno bisogno di doppioni illusori, ma di proposte concrete”.

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