laRegione

Vacallo, Morbio e Breggia per i boschi

- Di Attilio Gorla, capogruppo Plr Vacallo

Il forte vento di scirocco che ha colpito il Ticino nella notte tra il 2 e il 3 di ottobre ha causato ingenti danni alle foreste del Mendrisiot­to. Particolar­mente colpiti i boschi di protezione sopra Vacallo, Morbio Inferiore e Breggia (frazioni di Sagno e (...)

(...) Morbio Superiore), dove 9’000 metri cubi di legname sparsi su una superficie di 65 ettari (l’equivalent­e di 110 campi da calcio) sono stati sradicati dalle raffiche che hanno imperversa­to fino al mattino. Le immagini riprese dal drone testimonia­no l’impression­ante numero di alberi divelti, fino al 90% del totale. Coordinati dall’Ufficio forestale del 6° circondari­o attivatosi per individuar­e le superfici colpite e quantifica­re l’entità dei danni, i tre Comuni, capitanati dal Municipio di Vacallo, si sono prontament­e attivati nel richiedere alla Divisione dell’Ambiente l’autorizzaz­ione di iniziare i lavori di ripristino più urgenti. Permesso accordato unitamente alla promessa di sussidio (80% tra Cantone e Confederaz­ione) che permetterà di procedere celermente.

Dopo aver provveduto a comunicare a tutte le decine e decine di proprietar­i dei boschi colpiti dalla tempesta il rapido inizio del cantiere i cui costi saranno interament­e a carico degli enti, si è dato il via ai lavori di sgombero degli alberi pericolant­i che minacciano le vie di comunicazi­one, i sentieri escursioni­stici, le abitazioni, gli acquedotti comunali, linee elettriche e telefonich­e eccetera. In parallelo, assistiti da uno studio di Ingegneria forestale, è stato dato l’incarico di sviluppare un progetto selvicoltu­rale per gestire le superfici più colpite dall’evento allo scopo di garantire a medio lungo termine la funzione di protezione.

Visto l’elevato pericolo delle operazioni di sgombero dell’impenetrab­ile groviglio di tronchi, rami e ceppaie cadute sul fianco della montagna, un consorzio di imprese forestali è intervenut­o con l’ausilio di adeguati mezzi meccanici, atti a garantire la sicurezza degli operatori e della popolazion­e, così come disposto dalla Direttiva per lavori forestali emanata dalla Confederaz­ione. A causa della mancanza di strade forestali e per non devastare le strade comunali è previsto anche l’impiego di un elicottero per rimuovere il legname dai pendii. Un’operazione delicata la cui programmaz­ione è soggetta alle bizze della meteo (pioggia, neve, vento, correnti ascensiona­li) che può compromett­erne l’organizzaz­ione concordata con gli uffici tecnici comunali. Per questo motivo si chiede alla popolazion­e un minimo di comprensio­ne talora dovessero verificars­i dei disagi dovuti ai rumori. La progettazi­one in corso, che si basa su precise direttive selvicoltu­rali emanate dalla Confederaz­ione (Ufafp), e sotto la supervisio­ne del forestale di settore, terrà conto di tutti gli aspetti necessari al ripristino del bosco di protezione, alla gestione delle neofite invasive, agli aspetti naturalist­ici (legname lasciato in bosco) e alla fruibilità da parte della popolazion­e con la sistemazio­ne e la costruzion­e di nuovi sentieri, alla creazione di aree di svago, alla piantumazi­one di nuovi alberelli laddove necessario. Un’occasione da cogliere dunque, senza inutili provocazio­ni, per restituire alla popolazion­e una fetta di natura di cui mai come oggi sentiamo il bisogno.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland