Il gigante è Faivre, svizzeri delusi
Cade Pinturault, ma la Francia festeggia dopo 53 anni. Meillard 5°, out gli altri rossocrociati.
Ha vinto un francese, ma non il grandissimo favorito. Il gigante dei Campionati del Mondo in corso a Cortina ha visto imporsi Mathieu Faivre, che ha preceduto l’italiano Luca De Aliprandini (per la grande gioia della sua fidanzata, la sciatrice svizzera Michelle Gisin) e l’austriaco Marco Schwarz. L’atleta che tutti aspettavano, forte anche di tre vittorie negli ultimi tre giganti di Coppa del Mondo, Alexis Pinturault, è clamorosamente stato eliminato nella seconda manche dopo pochi secondi di gara; dopo che al mattino, sul primo tracciato, era stato autore di una vera e propria dimostrazione.
Faivre, che ha già vinto l’oro nel parallelo tre giorni fa, è diventato il primo francese dopo ben 53 anni a vincere l’oro in gigante a un Mondiale. L’ultimo fu il leggendario Jean-Claude Killy, che si era anche assicurato il titolo di campione del mondo come campione olimpico ai giochi invernali di casa a Grenoble.
«Il giorno più duro della mia carriera» Poca gloria per gli svizzeri, con il solo Loïc Meillard a chiudere la gara. Quinto sul primo tracciato, il romando aveva mantenuto acceso un lumicino di speranza di un podio; al quale però nella seconda discesa non si è mai avvicinato.
Gli altri tre rossocrociati – Marco Odermatt, Justin Murisier e Gino Caviezel – erano già stati eliminati nella prima manche. Grossissima frustrazione in particolare per Marco Odermatt, che nel gigante riponeva molte e fondate aspettative; forte di quattro podi (tra cui una vittoria, a Santa Caterina) in stagione. Il talento di Hergiswil esce però abbacchiato, dal suo primo Campionato del Mondo tra i professionisti, per il quale nutriva ben altre ambizioni. Il 23enne ieri non ha nascosto tutto il suo sconforto.
Marco Odermatt, quanto è grande la delusione?
La delusione è sicuramente molto, molto grande. Questo è uno dei giorni più bui della mia carriera. Le cose non sono andate come volevo, per me e nemmeno per la squadra svizzera. Anche Loïc Meillard è capace di ben altro. È stata una giornata strana, ma eravamo davvero di buon umore. In questa stagione, aveva sempre funzionato tutto bene sia in allenamento che in gara. Tutti noi avremmo potuto vincere una medaglia. Che io non ci sia riuscito, è un peccato. Devo dimenticare questa gara il più presto possibile e concentrarmi immediatamente sulla Coppa del Mondo, che non è finita. Con i miei compagni stiamo facendo bene e ci sono ancora molte gare.
Cosa è andato storto?
Non mi sono adattato un gran che già nella parte superiore. Sono rimasto sorpreso dalla pendenza e da come il percorso ha girato. Non sono entrato in gara ed ero sempre un po’ in ritardo di linea.
Sulla squadra svizzera c’era troppa pressione?
Non credo. Siamo forti, lo sappiamo e lo abbiamo già dimostrato in questa stagione. Cosa sia successo esattamente, al momento non lo so. Dovremo cercare di capirlo.
Cosa porti a casa dai Campionati del Mondo di Cortina?
Molto. Un paio di delusioni e un quarto posto in discesa. Per finire, la gara in cui avevo meno possibilità è stata la mia migliore. La prospettiva che, data la mia età, ho ancora diversi Mondiali davanti a me, al momento è però solo è una piccola consolazione.