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Maudet colpevole di aver accettato un vantaggio

Condannato l’ex consiglier­e di Stato ginevrino

- Ats/sg

Il consiglier­e di Stato ginevrino condannato ieri in relazione al viaggio ad Abu Dhabi. La sua colpa è importante, ha detto la giudice unica Sabina Mascotto. Lui farà ricorso.

Ginevra – Pierre Maudet è stato condannato oggi a una pena pecuniaria di 300 aliquote giornalier­e con la condiziona­le. Il Tribunale di polizia di Ginevra ha giudicato il consiglier­e di Stato colpevole di accettazio­ne di vantaggi per il suo lussuoso viaggio con la famiglia ad Abu Dhabi nel 2015. Il 42enne dovrà pagare allo Stato di Ginevra una compensazi­one di 50mila franchi, cioè il valore stimato del viaggio. Il Tribunale di polizia ha invece assolto il politico dall’accusa di aver accettato un vantaggio in relazione a un sondaggio finanziato da amici e uomini d’affari nel 2017.

Il consiglier­e di Stato non ha convinto la giudice unica Sabina Mascotto. La colpa di Maudet è importante, ha sottolinea­to la presidente del Tribunale. A suo avviso, il politico ha considerat­o, accettato e assunto il rischio di essere influenzat­o nell’esercizio delle sue funzioni accettando un simile regalo, metà ufficiale e metà privato, compresi i biglietti per assistere a un Gran Premio di Formula 1. Il consiglier­e di Stato ha agito per convenienz­a personale e per comodità, ha osservato Mascotto. La sua situazione personale gli permetteva di finanziare il viaggio. Avrebbe anche potuto rinunciarv­i, senza danneggiar­e Ginevra. Nulla gli impediva quindi di trovare un pretesto per rifiutare l’invito della famiglia reale di Abu Dhabi.

Il Tribunale ha fatto notare come la cooperazio­ne di Pierre Maudet nel procedimen­to sia stata scarsa. Il consiglier­e di Stato ha cercato di nascondere le prove e ha mentito. Sabina Mascotto ha sottolinea­to che il magistrato era ben consapevol­e del problema che poteva porre questo viaggio nel Golfo, con la sua famiglia e il suo ex braccio destro.

Ricorsi promessi

Dopo il verdetto, Pierre Maudet ha fatto una breve dichiarazi­one sui gradini del Palazzo di giustizia, davanti al quale una folla di giornalist­i lo stava aspettando. «Il verdetto è luminoso su diversi punti, porta delle sfumature e mi assolve su due punti essenziali. Mantiene un rimprovero», ha detto. Il consiglier­e di Stato farà ricorso, così come Magid Khoury – uno dei due uomini d’affari sul banco degli imputati – e probabilme­nte l’ex capo di gabinetto Patrick BaudLavign­e.

L’accusa aveva chiesto una condanna a 14 mesi di detenzione sospesi, non riconoscen­do nessuna circostanz­a attenuante per il consiglier­e di Stato. Il soggiorno in un albergo di lusso è stato organizzat­o da due uomini d’affari amici del consiglier­e di Stato e il conto è stato pagato dal principe ereditario Bin Zayed Al Nahyan. Per un funzionari­o pubblico, ottenere regali per compiere il proprio lavoro è un reato penale, ha sostenuto il procurator­e durante l’arringa. La difesa chiedeva invece l’assoluzion­e. Per gli avvocati del consiglier­e di Stato, Maudet era stato invitato al Gran Premio di Formula 1, un’importante vetrina per gli Emirati, come centinaia di altri vip e in ragione del suo status. Non vi è stato inoltre alcun legame tra il viaggio e una presunta cooperazio­ne a livello di polizia. In sostanza, per la difesa, l’ex candidato al Consiglio federale ha sempre e solo cercato di difendere la sua città e il suo cantone. Patrick Baud-Lavigne, ex capo dello staff di Pierre Maudet, è stato anche condannato (a una pena pecuniaria di 360 giorni sospesa) per accettazio­ne di vantaggi e violazione del segreto profession­ale. Magid Khoury e Antoine Daher, i due uomini d’affari che hanno organizzat­o il viaggio ad Abu Dhabi, sono stati multati rispettiva­mente di 240 e 180 giorni sospesi per aver concesso un beneficio.

Questa condanna potrebbe dare un colpo fatale alla carriera politica di Maudet. Il già candidato al Consiglio federale nel 2017, che si è dimesso dopo essersi visto ritirare le sue ultime prerogativ­e a causa di problemi di gestione del personale nel suo dipartimen­to, è sempre candidato alla propria succession­e al Consiglio di Stato di Ginevra. Il primo turno delle elezioni suppletive ha luogo il 7 marzo. Il verdetto popolare confermerà quello del Tribunale?

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KEYSTONE Pena pecuniaria sospesa di 300 aliquote giornalier­e
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KEYSTONE Il viaggio ad Abu Dhabi gli è costato caro

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