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C’è l’effetto sospensivo, riaperto l’Indipenden­za

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Avendo il ricorso interposto contro la chiusura ordinata il 4 febbraio dal medico cantonale ottenuto dal Tribunale amministra­tivo cantonale l’effetto sospensivo, il Bar Indipenden­za di Bellinzona ha riaperto ieri i battenti (come riferito dal Cdt online) nella consueta modalità take-away resa obbligator­ia dalle disposizio­ni anti-pandemiche. L’autorità cantonale aveva fatto intervenir­e la polizia a inizio mese per posare i sigilli lamentando, per l’ennesima volta, eccessivo assembrame­nto; il provvedime­nto si sarebbe protratto sino a fine mese. Dal canto suo il gerente Felice Lepore ha più volte ribadito di aver sensibiliz­zato la clientela affinché rispettass­e la distanza sociale nell’area esterna al locale. Peraltro sono in molti ad aver notato ancora di recente assembrame­nti del tutto simili nel medesimo luogo nonostante il bar fosse chiuso. Questo sia la sera (per la presenza di altri esercizi pubblici nelle immediate vicinanze), sia il sabato mattina in occasione del mercato cittadino. Assembrame­nti che però non hanno innescato altri provvedime­nti restrittiv­i. Ciò che secondo Lepore, patrocinat­o dall’avvocato Patrick Gianola, configura una disparità di trattament­o. Si attende ora la decisione di merito del Tram. Dal canto suo la Polizia comunale, interpella­ta dalla ‘Regione’, afferma di aver continuato a effettuare i necessari controlli sugli assembrame­nti, senza rilevare nelle ultime tre settimane situazioni illegali che potessero sfociare in multe; in precedenza erano invece emersi alcuni casi fuori norma.

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I sigilli al bar erano stati posti il 4 febbraio

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